Staino critica Zingaretti: "Sembra contagiato dal populismo grillino, mi intristisce"
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Staino critica Zingaretti: "Sembra contagiato dal populismo grillino, mi intristisce"

Il vignettista e regista italiano: "Ho sostenuto la sua candidatura alla guida del partito. E' una persona estremamente rispettosa del prossimo. Ma ora non lo riconosco più".

Sergio Staino
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8 Marzo 2021 - 20.29


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Chi lo elogia ma tanti lo criticano: “Nicola Zingaretti da Barbara D’Urso? Mi intristisce molto. Non sembra che l’ex segretario del Pd stia bene, appare all’interno di una crisi di nervi. Ho sostenuto la sua candidatura alla guida del partito. E’ una persona estremamente rispettosa del prossimo. Ma ora non lo riconosco più”.
Lo ha detto il vignettista e regista italiano Sergio Staino, dopo il ritorno di Nicola Zingaretti da Barbara D’Urso nel suo programma ‘Live’, andato in onda ieri su Canale 5.
Ed ha aggiunto: “sembra sia stato contagiato da populismo dei grillini. E poi non capisco la ripicca nei confronti dei supposti salotti da cui verrebbero le accuse nei suoi confronti, mentre invece, a suo dire, il programma di Barbara D’Urso sembra essere più legato al popolo, alla gente comune. E’ un ragionamento che non regge. Piuttosto quello che sento, oggi, è l’abbandono di una linea politica chiara”.
Cosa suggerisce Staino a Nicola Zingaretti per l’Assemblea in programma il 13 e il 14 marzo? “Di non tornare indietro sulle sue scelte. Ormai la decisione è stata presa – ha risposto – Doveva affrontare prima il partito, combattere le posizioni contrarie. Ricordo che Nicola Zingaretti era contrario, all’inizio, all’alleanza con il M5S. Ma si è lasciato coinvolgere in un legame quasi innaturale con Goffredo Bettini, un uomo di cui subisce il fascino e di cui ho profonda sfiducia”.
“Ma voglio essere ottimista sul futuro del Pd. Se verrà scelta l’ex ministro della Difesa Roberta Pinotti per transitare il partito sarei d’accordo – ha concluso Sergio Staino- Spero di non rivedere più Matteo Renzi o Massimo D’Alema, mentre penso sarebbe giusto coinvolgere giovani seri e preparati come Gianni Cuperlo e l’ex ministro del governo Conte Giuseppe Provenzano”.

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