di Antonello Sette
Alba Parietti, ha paura del Covid?
Io il Covid l’ho già avuto – dice la popolare showgirl rispondendo all’Agenzia SprayNews -. Quindi, ne ho un una paura relativa. Io non ho paura per me. Io ho paura per gli altri. Non posso essere contenta perché ho gli anticorpi. Davanti a un evento drammatico, come è una pandemia mondiale, non possiamo permetterci di vivere in un modo sbagliato, restando soli o lasciando gli altri da soli.
Lei è sempre stata considerata una donna vicina ai valori e agli ideali della sinistra. Che cosa pensa delle parole del Segretario dimissionario del Pd Nicola Zingaretti, che ha detto di vergognarsi di un partito, in cui si pensa solo alle poltrone?
Da tempo mi rifiuto di entrare nelle questioni che riguardano il Pd e la politica in generale. Parlare di beghe personali e di poltrone, non so chi abbia ragione e chi abbia torto, mi sembra fuori luogo in questo momento. So soltanto che si dovrebbe trovare un punto di equilibrio fra i partiti per risollevare un Paese che è in una difficoltà enorme. Non ci dovrebbe essere distinzione, al punto in cui siamo, fra destra, sinistra e centro, maggioranza e opposizione. Non ho voglia di sentir parlare di null’altro che non sia l’interesse specifico dei cittadini. Non me ne frega niente di una politica capace solo di parlare narcisisticamente di sé stessa. In questo momento ogni forma di personalismo la trovo disturbante.
Come vorrebbe fosse l’Italia in questo momento?
Vorrei che fosse una Nazione unita per cercare di andare tutti in un’unica direzione, che è quella dell’interesse delle fasce più deboli. Di chi ha bisogno di essere protetto non solo dal punto di vista sanitario. Tutti hanno diritto a una casa. Lo Stato non può abbandonare a sé stessi gli ultimi e tutti quelli che con il Covid hanno visto, giorno dopo giorno, peggiorare la propria condizione. Se non si andrà in questa direzione, sarà la rovina per tutti, sarà la fine di tutto.
Non salva proprio nessuno?
Gli unici miei politici di riferimento sono da tempo Papa Francesco e il Presidente Mattarella. Io tengo solo per loro. Da lì non mi schiodo. Non ascolto altri. Ieri, a dire la verità, ho ascoltato Draghi alla radio e mi è sembrato fosse in linea con quello che il Papa e Mattarella sostengono da tempo: non si può vivere sani in un mondo malato. Malato a livello ambientale. Malato perché al suo interno coesistono troppa ricchezza e troppa povertà. La salute e la dignità, che il lavoro ti dà, sono due esigenze essenziali. Uno Stato, che non abbia rispetto di tutti, anche dell’ultimo cittadino, non può andare da nessuna parte.
La politica, che un tempo l’appassionava, l’ha, lo si avverte in ogni sua parola, profondamente delusa?
Totalmente. D’altronde c’è poco da ascoltare, se non gli istinti peggiori delle persone. I politici, sia di destra che di sinistra, in questo momento li guardo con tanta amarezza. Dovrebbero essere il bravo padre e la brava madre di famiglia. Quelli che fanno gli interessi dei figli, specialmente quando hanno bisogno di aiuto. E’ come vedere due genitori che litigano quando il figlio è malato. Non accetto più certe strumentalizzazioni della Destra e le lagne della Sinistra. Non accetto l’uso delle situazioni per creare ulteriori malumori. Non accetto che si parli alla parte peggiore delle nostre anime per trarne dei vantaggi a livello elettorale. Non accetto che si sfrutti il disagio sociale a fini politici. Non è questo il tempo. Io mi sono resa conto che due cose non posso fare nella vita: la conduttrice di un reality e il politico. Due cose che, le assicuro, si assomigliano molto.
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