Bonelli (Verdi): "Altro che transizione ecologica! Con il Recovery vogliono costruire il nuovo Stadio di Firenze”
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Bonelli (Verdi): "Altro che transizione ecologica! Con il Recovery vogliono costruire il nuovo Stadio di Firenze”

L'intervista di Antonello Sette al Coordinatore nazionale dei Verdi: "Transizione ecologica grillina? Sinora sull’ambiente il M5S ha fatto solo disastri”

Angelo Bonelli
Angelo Bonelli
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19 Marzo 2021 - 15.24


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Bonelli, adempiendo una sorta di diktat dei Cinquestelle, il Governo Draghi ha introdotto il Ministero della Transizione ecologica. E’ una cosa seria o solo di facciata, anche considerando che il Ministro designato, Roberto Cingolani, non mi sembra sia mai stato un appassionato ecologista?
Per giudicare dobbiamo attendere i primi provvedimenti – premette il Coordinatore Nazionale dei Verdi rispondendo all’Agenzia SprayNews – Certo, non basta un titolo per dare vita alle politiche ecologiste di cui l’Italia avrebbe urgentemente bisogno, nel contesto globale di un mondo minacciato dai cambiamenti climatici. Posso solo dirle che chi, come Grillo, si è battuto per l’introduzione del Ministero della Transizione ecologica, ha avuto, in questi anni, la guida dei ministeri interferenti con la transizione ecologica e i risultati sono stati disastrosi. Ricordo che Danilo Toninelli è stato Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Luigi Di Maio e Stefano Patuanelli dello Sviluppo Economico, Sergio Costa dell’Ambiente. Il disastro ha molte sfaccettature ed elencarle tutte sarebbe complicato. Posso farle un esempio. Il piano energia e clima del nostro Paese è fuorilegge rispetto alla normativa europea. L’Europa ha bacchettato il piano riconducibile a Di Maio, Patuanelli e Costa, perché non rispetta né l’obbligo di riduzione di Co2, né gli obiettivi sui rinnovabili. E, ancora, che transizione ecologica prefigurava l’inserimento, da parte di Toninelli, nel famoso decreto Morandi dell’articolo 41 con la norma sui fanghi di depurazione altamente tossici, contenenti fra l’altro diossina e idrocarburi, che potevano essere liberamente sparsi sui campi agricoli e liberamente contaminare i cibi delle nostre tavole? Per non parlare del macello che hanno fatto sul tema delle trivelle e degli idrocarburi. 
Non mi sembra che lei sia ottimista. Anzi…
Quello che le ho detto è la dimostrazione che non basta un ministero con una nuova intitolazione. La mia preoccupazione è che la questione della transizione ecologica sia stata utilizzata più come strumento elettorale che per arrecare benefici all’ambiente.
Ho un’altra obiezione che forse aumenta le perplessità. Non sembra anche a lei che, quando si parla di transizione ecologica, si pensi sempre alle energie pulite e mai alla cementificazione che ha trasformato le nostre città in tante vie Gluck?
Il cemento ha unito sempre tutti: destra, sinistra e centro. Pensi che sembra vogliano utilizzare duecento milioni e passa del Recovery Fund per la costruzione del nuovo stadio della Fiorentina con il plauso entusiasta di tutte le forze politiche. Questo la dice lunga sull’attenzione all’impatto ambientale del cemento. Non è un caso che la legge sul consumo di suolo non è mai stata approvata. Si pensa ancora che il cemento e l’occupazione del suolo vadano di pari passo con lo sviluppo. E questo spiega perché le Regioni più cementificate siano la Lombardia, il Veneto e l’Emilia Romagna. Non mi sembra che sia all’ordine del giorno un modello non dico sostenibile, perché è una parola dietro alla quale c’è ormai sempre una sòla, come dicono a Roma, ma aperto a una visione diversa, che recuperi l’esistente e rilanci l’economia. La politica del cemento, invece, non muore mai e mette da sempre d’accorso tutti, compreso da ultimo il Movimento Cinque Stelle. 
Passiamo ai diritti civili, un tema a cui voi siete particolarmente attenti. Matteo Salvini ha detto che lo Ius Soli, invocato da Enrico Letta, è una provocazione alla Lega, al Governo e a Draghi… 
Una provocazione alla Lega non è male, viste le sue posizioni contro i diritti civili e umani. E’ bene farle queste sane provocazioni. Salvini sa benissimo che Ius Soli significa dare la cittadinanza italiana a chi vive in questo Paese da tanto tempo, va a scuola e parla la nostra lingua, molto spesso come una lingua madre. La regolarizzazione degli immigrati, che arrivano in Italia, con lo Ius Soli non c’entra assolutamente nulla. Negarne la necessità e l’importanza credo sia un errore madornale. 
Bonelli, quale è la cosa che l’ha più fatta arrabbiare nell’anno dell’emergenza pandemica? 
L’atteggiamento di una certa politica che ha pensato di potersi sostituire alla scienza e una scienza che ha preso in prestito tutti i difetti della politica. Il combinato disposto di queste due iatture ha provocato tanta confusione e il venir meno della fiducia dei cittadini in quelle istituzioni che invece avrebbero dovuto dare loro fiducia. Penso a quando Salvini diceva che il lockdown e le mascherine non servivano a nulla, sulla scia delle parole al vento di Jair Bolsonaro e Donald Trump E, poi, le insopportabili querelle fra i virologi. E, più e prima di tutto, la totale mancanza di un senso comune di responsabilità.

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