Valente (Pd): "Uscire dalla Convenzione di Istanbul per la Turchia è un altro passo lontano dall'Occidente"
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Valente (Pd): "Uscire dalla Convenzione di Istanbul per la Turchia è un altro passo lontano dall'Occidente"

Parla la senatrice Pd presidente della Commissione d'inchiesta del Senato sul femminicidio e sulla violenza di genere: "Una notizia che non avremmo mai voluto sentire"

Valeria Valente
Valeria Valente
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20 Marzo 2021 - 09.56


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La senatrice del Pd Valeria Valente, presidente della Commissione d’inchiesta del Senato sul femminicidio e sulla violenza di genere, ha commentato che “la notizia dell’uscita della Turchia dalla Convenzione di Istanbul contro la violenza domestica e di genere ci lascia davvero sgomenti, è una di quelle che non avremmo mai voluto sentire”.
“La Convenzione del Consiglio d’Europa che ha riconosciuto la violenza contro le donne quale crimine contro l’umanità – prosegue Valente – era stata approvata proprio nella capitale turca e la Turchia era stata il primo paese a firmarlala: nel 2011 fu un doppio segno di speranza e un messaggio rivolto a quei paesi che per religione e tradizioni sono ancora indietro nel riconoscimento dei diritti delle donne. Un pilastro della legislazione internazionale sui diritti e contro la violenza di genere. Ora, per decreto di Erdogan, questa drammatica giravolta. Secondo Ankara riconoscere alle donne il diritto a non essere violate, maltrattate e uccise dai mariti, evitare i matrimoni precoci e forzati danneggia ‘l’unità famigliare’. Il fatto è gravissimo, un precedente inaccettabile. Blocchiamo subito questa deriva della cultura patriarcale del possesso. La Turchia deve sapere che questo è un ulteriore passo verso l’isolamento dal consesso occidentale, un passo che l’allontana sempre di più dall’Unione europea, con tutto quello che ne consegue”.

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