Un viaggiatore instancabile. E attenzione alle querele se qualcuno dovesse fare congetture su questo instancabile attivismo internazionale.
“Cinque anni fa sono stato il primo premier a visitare alcuni paesi africani subsahariani, tra cui il Senegal. Credevo e credo che l’Italia debba investire molto in Africa: inutile dire che dobbiamo aiutarli a casa loro se poi tagliamo su cooperazione allo sviluppo e lasciamo le infrastrutture ai cinesi. Oggi sono tornato a Dakar dove domattina vedrò il presidente Macky Sall. È stato bello incontrare grazie alla nostra Ambasciata alcune realtà della cooperazione internazionale. E ho avuto la possibilità di scambiare qualche opinione con quello che per me è un leader straordinario quale Tony Blair, anche lui a Dakar. A tutti quelli che polemizzano perché sono all’estero un semplice messaggio: ci vediamo mercoledì in Senato, dove interverrò dopo il Presidente Draghi”.
Lo ha detto Matteo Renzi.
A dire il vero nessuno polemizza perché va all’estero. Semmai la polemica ha riguardato gli 80 mila euro sauditi e qualcuno – legittimamente – qualche domanda se la fa. Visto che siamo una democrazia e non l’Arabia Saudita.
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