Calenda candidato sindaco di Roma: "Primarie difficili e inopportune, ne parlerò con Letta"
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Calenda candidato sindaco di Roma: "Primarie difficili e inopportune, ne parlerò con Letta"

Il leader di Azione: "Come si possono fare in sicurezza mentre rimandiamo le elezioni per rischio Covid? Sarebbe solo uno scontro tra truppe cammellate"

Carlo Calenda
Carlo Calenda
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27 Marzo 2021 - 15.20


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Chi sarà il candidato sindaco del centro-sinistra (se si può chiamare centro-sinistra) a Roma?
“Non ho nulla contro le primarie. Ho tre semplici preoccupazioni: 1) come si possono fare in sicurezza mentre rimandiamo le elezioni per rischio Covid, con affluenza decente e senza che diventi solo uno scontro tra truppe cammellate. 2) tendono a sparire magicamente quando c’è un nome che piace al Pd o quando emerge un possibile accordo con 5S. È già accaduto due volte da ottobre. 3) stiamo perdendo tempo dando un grande vantaggio alla Raggi. Perdere altri tre mesi mi sembra folle. Ma ne parlerò con Letta”. 
In una conversazione su Twitter, Carlo Calenda dice la sua sulle primarie del centrosinistra a Roma dopo le ultime affermazioni di Enrico Letta.
“Ogni giorno c’è qualcosa di nuovo. Ho detto che non sono contro le primarie in generale ma che le ritengo difficili e inopportune in queste circostanze. Tenendo molto a non strappare ne discuterò comunque con Letta. Credo sia piuttosto chiaro il mio orientamento”, spiega il leader di Azione a chi gli chiede una precisazione sul suo orientamento dopo l’annuncio del segretario del Pd.
“Segnalo che le ultime due volte le argomentazioni erano esattamente ‘a novembre potremo farle’ ‘a marzo è perfetto’. Intanto fino all’estate invece di parlare ai romani, faremo quello che la sinistra sa far meglio. Attaccarsi”, sottolinea ancora Calenda. 
“Resta il fatto che da ottobre Raggi è cresciuta nei sondaggi perché nessuno sta parlando di Roma. Tutti parliamo di cose di cui ai romani non frega nulla. E andare avanti così fino a luglio è assurdo. Aggiungici polemiche tra candidati e la frittata è fatta”, prosegue il leader di Azione.
Per Calenda, inoltre, “la capacità predittiva su condizioni per assembramenti di qualche migliaia? Decina di migliaia? Di persone è discutibile”. L’ex ministro propone: “L’alternativa è che il Pd apra una discussione con noi su squadra e programma. Smettendola di perdere tempo inseguendo i 5S e vagheggiando candidature di personalità che si sono dette indisponibili. Ora. Senza perdere più tempo. Ma spetta a loro decidere”.
Infine, Calenda annuncia una nuova iniziativa: “A Roma non funziona più nulla, è arrivato il momento di proporre ai romani soluzioni concrete. Iniziamo lunedì con i rifiuti. Il tempo per tatticismi e alchimie è davvero finito. Per ora siamo in campo solo io e la Raggi, il resto è chiacchiera politica”.

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