Boccia: "Il Pd deve essere il partito dei militanti e no degli eletti"
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Boccia: "Il Pd deve essere il partito dei militanti e no degli eletti"

Il deputato e membro della Segreteria nazionale Pd, intervenendo al circolo Pd di Moncalieri per la Consultazione sui 21 punti lanciati dal segretario Letta in Assemblea.

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28 Marzo 2021 - 17.12


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Ha detto una cosa bella ma che – purtroppo – non è vera e non lo è mai stata fino ad ora.
Tant’è che nel partito Pd i militanti contano poco e contano solo sul ‘peso’ che portano al caporrente come tessere.
Sul resto tra la vita di sezione e quella dei dirigenti e degli eletti a tutti i livelli c’è un profondo solco.
Ma adesso, chissà, le cose potrebbero cambiare: Moncalieri è un esempio di quello che il Pd deve tornare ad essere, un Pd che ha saputo ascoltare la propria comunità con tanta umanità, ha saputo non chiudersi in sé stesso ed è riuscito, con il sindaco Paolo Montagna, a conquistare il 40% alle ultime elezioni. Ecco quello che il Pd dev’essere: un partito dei militanti, in cui gli eletti si mettono al servizio delle istituzioni, ascoltando le proposte dei compagni di partito. Il segretario Letta su questo è stato chiaro e oggi chiede ai circoli di prendere in mano le redini del partito e di sostenere questo processo straordinario”.

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Così Francesco Boccia, deputato e membro della Segreteria nazionale Pd, intervenendo al circolo Pd di Moncalieri per la Consultazione sui 21 punti lanciati dal segretario Letta in Assemblea.
“Con la discussione e il confronto noi siamo pronti a cambiare anche le nostre convinzioni per amore del Pd. Ma avendo ben saldi i nostri valori: europeismo, lavoro, sanità e scuola pubblica, difesa e tutela dell’ambiente e sviluppo sostenibile come si vede in centri con grande tradizione industriale come Moncalieri. Il Pd è il partito che deve portare gli ultimi al governo, i più deboli, i non protetti, i giovani, i più fragili. Il partito con le radici nelle strade e nelle piazze, che torna a risiedere lì dove è nato e dove è nata la sinistra. Chi ha bisogno di far sentire la propria voce deve sapere che la sua casa è il Partito Democratico”, ha aggiunto l’ex ministro.

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