Continua il pressing dei "trumpiani" della Lega: zone gialle e riaperture
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Continua il pressing dei "trumpiani" della Lega: zone gialle e riaperture

Dopo il vertice con Salvini la destra rilancia la sua campagna dimenticando che anche oggi ci sono stati 417 morti

Matteo Salvini e Attilio Fontana
Matteo Salvini e Attilio Fontana
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29 Marzo 2021 - 17.06


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Dalla conferenza stampa di Mario Draghi la scorsa settimana in cui si annunciavano i nuovi provvedimenti fino al 30 Aprile, la Lega è andata all’attacco di questa scelta poiché, oltre le scuole, non sono previste altre riaperture, nè zone gialle fino alla fine del mese di aprile.
Questa spinta aperturista da parte dei presidenti delle regioni di centrodestra si è manifestata anche oggi nell’incontro, in videoconferenza, tra Stato e Regioni, presieduto dal Premier Draghi, i 15 presidenti di centrodestara infatti spingono per quelle che definiscono ”riaperture ragionevoli”.
In particolare, si apprende, sono quelli della Lega che insistono affinché nel prossimo Decreto siano previste delle clausole per ripristinare le zone gialle nei territori ove i numeri lo consentono.
I leghisti “hanno chiesto di rivalutare i criteri per individuare l’andamento del contagio (criteri che sono influenzati anche dal numero di tamponi effettuati), ma non solo.
Dopo un quasi un anno dall’inizio della pandemia, la Lega auspica indicazioni scientifiche sul rischio che comporterebbero alcune riaperture come quelle di teatri o ristoranti per immaginare ‘scelte consapevoli’ della politica”.
“I governatori hanno anche chiesto al governo di incrementare il personale sanitario per fare i vaccini, considerate le promesse non mantenute dal precedente governo”, è quanto si sottolinea ancora dalle stesse fonti.

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