Post discutibili sul Covid: Facebook limita la pagina della leghista Donato
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Post discutibili sul Covid: Facebook limita la pagina della leghista Donato

L'europarlamentare salviniana denuncia la 'censura' del social network e annuncia di aprire un blog personale

L'europarlamentare della Lega Francesca Donato
L'europarlamentare della Lega Francesca Donato
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10 Aprile 2021 - 10.05


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Ha subito il blocco della propria pagina Facebook dopo aver condiviso post sul Covid al limite del negazionismo.

L’europarlamentare della Lega Francesca Donato ha annunciato la sua protesta contro il social network di Mark Zuckerberg.

”Vista la situazione, ho deciso di interrompere l’uso di questo canale per la mia comunicazione e di denunciare il problema al Parlamento Europeo” così questa mattina con un post molto duro su Facebook.

”I contenuti che ho pubblicato – spiega ancora nel post Francesca Donato – secondo i controllori del network, hanno ‘violato ripetutamente gli standard della community’, cioè dato elementi di riflessione di disturbo per la propaganda pervasiva in cui ci hanno immersi”.

Nel mirino di Facebook, che negli ultimi tempi ha intensificato i controlli sui contenuti fino ad arrivare alla clamorosa sospensione dell’account dell’ex presidente Usa Donald Trump, sono finiti due post dell’europarlamentare leghista dedicati al Covid con interventi del biologo molecolare Enrico Galmozzi e del medico e ricercatore siciliano Bruno Cacopardo.

”Un Eurodeputato eletto dai cittadini – aggiunge l’esponente della Lega – non può subire censure ideologiche arbitrarie da nessun privato, soprattutto per ragioni squisitamente politiche, e una piattaforma social non può improvvisamente e inopinatamente cambiare le proprie politiche in maniera di penalizzare così fortemente la libera informazione, specie dopo che molti soggetti hanno investito per anni in quello strumento”.

Francesca Donato così ha deciso di salutare i sui oltre cinquantamila ‘like’ su Facebook a favore del suo blog, e degli altri canali social annunciando però battaglia a Bruxelles:
”Intendo rivendicare il mio diritto alla libertà di espressione e di pensiero, con ogni mezzo democratico e trasparente”.

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