La sua ossessione, così come per tutta la destra xenofoba, resta l’immigrazione e gli sbarchi, anche nel giorno in cui la procura di Catania ha chiesto il non luogo a procedere nei suoi confronti nel caso Gregoretti.
“Ne ho parlato col presidente Draghi, mi rifiuto di pensare a una estate di sbarchi con milioni di italiani in difficoltà economica, psicologica, sociale, sanitaria e migliaia di clandestini che continuano a sbarcare. Noi possiamo stimolare il ministero dell’Interno a fare quello che deve fare per legge. Come facevo io”.
“La procura di Catania mi ripaga di mesi di amarezze” – “Sono contento perché oggi la pubblica accusa ha detto che non c’è reato, non c’è sequestro. Ho rispettato le leggi nazionali e internazionali, abbiamo salvato vite, abbiamo risvegliato l’Europa, abbiamo restituito dignità e sicurezza all’Italia. Torno dai miei figli tranquillo. Spero che il 14 maggio si chiude qua”, ha detto l’ex ministro dell’Interno, a conclusione dell’udienza preliminare per il caso Gregoretti.
“Quando facevo il ministro mi assumevo, a differenza di altri che non ricordano, oneri e onori – ha detto -. Se vuoi fare una vita tranquilla fai altro. Se vuoi combattere mafia, camorra, `ndrangheta, spacciatori e scafisti, sai che corri qualche rischio. Oggi sentire la pubblica accusa dire che ho rispettato le norme italiane e internazionali, ho salvato vite, ha fatto il mio mestiere senza compiere reati mi ripaga di mesi e mesi di amarezze. E ribadisco che se gli italiani mi riattribuiranno responsabilità di governo in maniera diretta con competenze anche sui temi di sicurezza e immigrazione rifarò esattamente quello che ho fatto salvando vite, combattendo gli scafisti e costringendo l’Europa a ricordarsi che esiste”.