All’epoca del Governo Conte II una delle ossessioni di Renzi, e Italia Viva, era il Mes. Un giorno si ed un giorno no lo invocano come una sorta di condicio sine qua non: “O il Mes o morte”.
Infatti la causa scatenante della rottura definitiva fu proprio questa. Dopo aver invocato a gran nome Mario Draghi, anche l’attuale presidente del consiglio non ne ha voluto sapere di invocare il prestito europeo ma Italia Viva cerca irrimediabilmente di arrampicarsi sugli specchi.
Tutto ora ha una lettura molto più chiara: il Mes è stato il pretesto per far crollare Giuseppe Conte
Oggi Scalfarotto, sottosegretario all’Interno Iv, ha continuato la solita solfa: “Questa pandemia ci ha messo di fronte alla necessità di ricostruire la sanità italiana: il nostro piano `Sanità2030`, affidato ad Annamaria Parente e Lisa Noja, ha l’obiettivo di scrivere un progetto da consegnare al Parlamento a partire da una massiccia campagna di ascolto che inizia in questi giorni. Sul Mes si è fatta un’enorme discussione”.
“Oggi – ha aggiunto- lo spread basso ci fa stare più tranquilli, ma come ha detto Draghi: senza una strategia i fondi non servono. Ecco, noi vogliamo approntare quella strategia per metterla a disposizione di tutte le forze politiche, convinti che la sanità sia la chiave del benessere sociale ed economico presente e futuro”.