Il mantra della Meloni continua: "Contro il Covid solo chiusure e limitazioni della libertà"
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Il mantra della Meloni continua: "Contro il Covid solo chiusure e limitazioni della libertà"

La leader di Fdi nell'intervista ripete la stessa cosa da sempre, cioè che Draghi è uguale a Conte, ma dimentica che le sue ricette al grido di "riaprire, riaprire" sarebbe state molto più dannose

Giorgia Meloni
Giorgia Meloni
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12 Aprile 2021 - 15.21


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La Meloni segue l’alleato Salvini nella sfida delle riaperture, le più ampie possibili anche con la pandemia ancora galoppante.
Infatti la leader di Fdi ripropone la sua tradizionale ricetta di riaperture, senza minimamente tenere contro dei numeri del contagio: “E’ ancora presto per tracciare un bilancio definitivo ma possiamo già dire che sulle due principali sfide di questo esecutivo, la lotta alla pandemia e la difesa dell’economia, la continuità con Conte è sotto gli occhi di tutti”.
Lo afferma Giorgia Meloni in un’intervista.
“A più di un anno dallo scoppio dell’emergenza sanitaria siamo praticamente al punto di partenza e la strategia rimane la stessa: si persevera sulla strada delle chiusure generalizzate, dei lockdown e della limitazione delle libertà, si continua a fare poco o niente sui veri focolai di contagi come il trasporto pubblico e non si investe come si dovrebbe sulle cure domiciliari e sulle terapie precoci.
La campagna vaccinale procede a rilento”.
Per Fdi, sottolinea Meloni, “la priorità assoluta è concentrare ogni risorsa disponibile per salvare le nostre imprese ed evitare la perdita di altri posti di lavoro”.
Meloni sui sostegni del governo: “Del tutto insufficienti, ennesima presa in giro per le imprese”  
La campagna vaccinale procede a rilento.
Certo, paghiamo il prezzo di scelte scellerate e di un commissario straordinario che, ad esempio, aveva come priorità la realizzazione di enormi padiglioni-primula invece di mettere in sicurezza anziani e fragili.
Era evidente a tutti che questa doveva essere la prima cosa da fare, e Fratelli d’Italia lo ha detto fin dall’inizio, ma siamo rimasti inascoltati.
Ora il governo sembra finalmente essersene accorto, come dimostrano le parole del presidente Draghi nella sua ultima conferenza stampa”. 
“Sul fronte economico -avverte Meloni- lo scenario non è molto diverso.
Il decreto sostegni è totalmente insufficiente a mettere in sicurezza il nostro tessuto produttivo.
È l’ennesima presa in giro e comprendo la disperazione di chi in questi giorni scende in piazza.
Il decreto riconosce aiuti che vanno solo dall’1,7% al 5% del calo del fatturato del 2020 rispetto al 2019.
Davvero si pensa che un ristoratore che ha perso centinaia di migliaia di euro possa evitare il fallimento se lo Stato gli dà il 2% di ristoro? È l’ennesima presa in giro”, ribadisce.

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