Il governo è compatto e unanime nel ribadire il “rischio ragionato” adottato per riaprire dal 26 aprile, da questa data infatti tutti dicono (e sperano) che che le riaperture saranno irreversibili, nonostante i dubbi degli esperti su una possibile risalita della curva.
La campagna di vaccinazione sta procedendo, i ricoveri e i posti occupati nelle terapie intensive sono in diminuzione, e vi sono quindi le condizioni per riaperture graduali delle attività, senza più tornare indietro, e anche per spostare l’orario del coprifuoco.
Questa la posizione del sottosegretario alla Salute, Andrea Costa.
“Da tempo si chiedeva alla politica di assumersi la responsabilità di tornare a decidere, siamo convinti che vi siano tutte le condizioni per riaprire gradualmente a partire dal 26 aprile”, ha detto Costa.
“Le vaccinazioni stanno procedendo, un cambio di passo c’è stato, i dati dei ricoveri e delle terapie intensive – ha aggiunto – stanno scendendo e continueranno ancora a scendere.
E’ chiaro che da un lato ci vuole una grande responsabilità da parte dei cittadini, dall’altro ci vogliono più controlli perché è giusto sanzionare chi non rispetta le regole e continuare a far lavorare chi le rispetta”.
L’augurio per il sottosegretario è “che non si torni più indietro, siamo convinti che da qui in poi la situazione nel nostro Paese continuerà a migliorare e si potrà continuare ad aprire sempre di più.
Ci veniva chiesta una discontinuità col passato e ci siamo assunti la responsabilità di fare questa scelta, nella consapevolezza delle tensioni nella società, con categorie economiche in ginocchio che aspettavano di poter tornare a lavorare.
Non è un liberi tutti, è l’avvio di un percorso graduale”.
“Nel momento in cui decidiamo di riaprire ristoranti all’aperto, cinema e teatri, credo sia ragionevole – ha aggiunto – pensare a posticipare l’orario del coprifuoco, c’è un dibattito in corso, mi auguro che prevalga il buonsenso.
Non credo che spostare il coprifuoco di un paio d’ore possa incidere sul contagio in maniera così devastante”.
Nelle ultime settimane – ha spiegato Costa – c’è stata una certa regolarità nelle consegne dei vaccini.
E’ confermato che arriveranno oltre 50 milioni di dosi entro fine giugno, Pfizer ci consegnerà 8 milioni di dosi in più”.
“Nel trimestre successivo sono previste 80 milioni di dosi.
Poi ci sono già 4 aziende italiane che hanno avviato il percorso per produrre vaccini già certificati nel nostro Paese e c’è il percorso del vaccino Reithera che sta procedendo”.
Costa ha spiegato che il governo ha compiuto la scelta sulla scuola “nell’assoluta convinzione” che i nostri ragazzi dovessero tornare sui banchi: “Ci sono studi che dicono che di per sé la scuola non è veicolo di contagio, il rischio più grande è dovuto ai trasporti”.
Secondo il sottosegretario, bisogna capire che”con questo virus dobbiamo conviverci, se noi mettiamo in sicurezza anziani e fragili e il virus dovesse circolare solo tra la popolazione giovane credo che anche questo rientri nei rischi calcolati. Dobbiamo evitare i ricoveri e i decessi”.
Infine, sugli stadi, Costa ha affermato che “se siamo in grado di garantire il 25% l’11 giugno, bisognerebbe fare una riflessione sulla finale di Coppa Italia e magari sulle ultime due giornate di campionato, con un’affluenza del 15%”.
Il sottosegretario Costa: " Le riaperture dal 26 aprile saranno irreversibili"
Costa sulla campagna vaccinale: "Le vaccinazioni stanno procedendo, un cambio di passo c’è stato"
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20 Aprile 2021 - 09.11
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