Quasi la lezione del Papeete non fosse servita permane, anzi prevale una smania di protagonismo, volontà di primeggiare su tutto con quasi l’ossessione di non perdere mai una battuta. Peggio di Di Maio, necessitato dalla profonda crisi dello stesso suo movimento a supplire con un dichiarazionismo a destra e a manca, in Italia e all’estero. Purtroppo non ci si improvvisa statisti ne’e’forse semplice rinunciare alla tentazione della telecamera che sollecita dichiarazioni e prese di posizione. Specie dinnanzi a proteste e tensioni.
Comprensibili e forse inarrestabili ma che non andrebbero cavalcate nell’illusione di qualche consenso in più. L’applauso demagogico non e’difficile da raggiungere ma proprio per questo differenziarsi furbescamente ad ogni costo dall’azione di governo , già di per se’così difficile nella presente condizione, e’irresponsabile. Danneggia l’Italia e tutti i cittadini più di certi talk show che ingombrano la scena.
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