Il video dei migranti libici pubblicato da Sea Watch in cui l’imbarcazione viene inseguita da un gommone e da una motovedetta della guardia costiera libica, e i profughi vengono picchiati con un bastone e costretti a tornare nella loro terra, ha destato l’indignazione per alcune forze politiche.
In particolare, il coordinatore nazionale dei Verdi Angelo Bonelli ha speso parole amare per la vicenda. ‘Migranti inseguiti in mare da un gommone e da una motovedetta della guardia costiera libica, picchiati selvaggiamente con i bastoni e costretti a tornare nei lager della Libia dove sicuramente verranno picchiati e torturati: questo è un soccorso in mare operato dalla guardia costiera di Tripoli, che grazie all’equipaggio della Sea Watch 4 è stato documentato con un video pubblicato su Twitter.”
”Un mese fa – aggiunge – il premier Draghi durante la conferenza stampa con il primo ministro libico Abdul Hamid Dabaiba espresse soddisfazione per quello che la Libia fa nei salvataggi e, confermo’ gli aiuti e l’assistenza alla guardia costiera libica con oltre 20 milioni di euro anno. Il premier Draghi-continua l’esponente dei Verdi- di fronte alle orribili immagini del video di Sea Watch dovrebbe condannare subito quanto accaduto e interrompere i finanziamenti alla guardia costiera libica che usa la tortura e la violenza contro i migranti”.
Poi conclude: ” La guardia costiera libica e il governo libico devono essere processati per crimini contro l’umanità e per questo invieremo come Verdi una denuncia alla Corte penale internazionale all’Aia, perché le violenze e gli stupri nei lager libici contro migranti e donne non possono essere più’ tollerate e che non accada più che si ringrazi la Libia per i salvataggi a mare”.
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