Albertini teme Sala (ri)dice no: "Non mi candido sindaco di Milano"
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Albertini teme Sala (ri)dice no: "Non mi candido sindaco di Milano"

L'ex primo cittadino del capoluogo lombardo: "Non posso accettare questa generosa opportunità offertami ma darò una mano al centro-destra anche con una lista civica". 

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15 Maggio 2021 - 10.52


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Aveva detto di no. Poi cui ha ripensato e alla fine ha detto di no nuovamente. Anche perché  – si dice – l’impresa per battere Sala era in salita.
 “Vi devo una risposta dopo settimane in cui ho sentito l’affetto e il sostegno di voi tutti. Alcuni sondaggi m’avevano indicato come possibile candidato vincente nella imminente consultazione elettorale per la scelta del Sindaco di Milano.
Purtroppo devo comunicare che per un insieme di ragioni personali non posso accettare questa generosa opportunità offertami”. 
Lo scrive Albertini, sul suo sito Gabriele Albertini, sciogliendo così il nodo sulla sua candidatura a sindaco di Milano.
“Né voglio mantenere questa incertezza che potrebbe danneggiare il corso della campagna. Desidero però ribadire tre elementi già espressi. In primis la mia disponibilità nel corso della futura campagna ad accompagnare il candidato sindaco, sia nei contenuti, sia nella definizione e nella partecipazione ad una lista civica, fattore, secondo me, fondamentale per la vittoria elettorale”, scrive l’ex primo cittadino del capoluogo lombardo.
In secondo luogo ritengo che, per le sfide che aspettano Milano, il candidato o la candidata debba essere giovane (il 15 maggio 1997 avevo 46 anni), rappresentare le categorie produttive in vista della imminente ripresa, e conoscere tutte le realtà di questa multiforme ed articolata città, anche quelle rese più fragili dalla pandemia. Anche la squadra dovrà essere attentamente scelta, ma anche competente, laboriosa, adeguatamente bilanciata tra i generi – si legge nel sito – . Infine intendo ribadire un concetto a mio modo di riflettere fondamentale: il Governo guidato da Mario Draghi si appresta a varare una serie di misure che assicureranno all’Italia risorse europee per 209 miliardi per la ripresa dopo l’emergenza sanitaria. In virtù di questo anche Milano riceverà una disponibilità ingente di risorse (circa 18 miliardi di euro)”.
“Ebbene, ritengo che queste risorse eccezionali debbano essere gestite da una amministrazione eccezionale, ovvero una vasta coalizione di forze politiche e produttive, responsabili e volenterose. A questo punto, nel ringraziarvi ancora, ed in un momento di forzoso distanziamento, mando un abbraccio virtuale a tutti”, conclude Albertini.

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