Calenda critica Gualtieri: "Candidato del Pd che è parte del declino di Roma"
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Calenda critica Gualtieri: "Candidato del Pd che è parte del declino di Roma"

Il leader di Azione che corre per diventare sindaco della capitale: "La classe dirigente democratica non mai voluto fare delle cose necessarie"

Carlo Calenda
Carlo Calenda
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20 Maggio 2021 - 18.06


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Il candidato sindaco di Roma, Carlo Calenda, ha affilato le armi da campagna elettorale in vista delle elezioni comunali di autunno, allontanando da sé l’appoggio offertogli da Renzi ma facendo anche dei distinguo tra lui e il candidato rivale del centro sinistra, Roberto Gualtieri.
”Tra me e Gualtieri, il candidato di centrosinistra, ci sono due differenze sostanziali: intanto io sono mesi che lavoro passo passo andando in giro per i quartieri, facendo proposte su tutti i municipi, sui rifiuti, sui trasporti, è stato un lavoro corale e molto profondo, inoltre Gualtieri si porta dietro una classe dirigente che è quella del Pd locale che è parte delle ragioni del declino di Roma”, ha detto Calenda.
“Sono 15 anni che Roma cresce meno del Paese, – ha proseguito Calenda – e credo sia un caso unico di un Paese dove la capitale cresce meno del Paese e un pezzo di quella responsabilità ce l’ha anche la classe dirigente del Pd che ha non mai voluto fare delle cose necessarie”.
Sull’appoggio di Iv e di Matteo Renzi, Calenda ha affermato: “Come potrei essere il candidato sindaco di Matteo Renzi. Sono la persona che ha litigato di più con Renzi negli ultimi anni, poi se lui dice che mi voterà anche se non vota a Roma, sono contento come se lo dicesse chiunque, io e lui abbiamo strade molto separate da molto tempo, sono stato estremamente critico sul suo appoggio al governo Conte, su molti dei comportamenti che ha tenuto, non ci parlo credo da 4 mesi”.

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