Fece scalpore a gennaio, in prossimità del voto di fiducia al governo Conte 2, l’addio della storica componente di Forza Italia, Renata Polverini, al partito di Berlusconi.
Dopo la débacle di quella operazione e a seguito di una lunga riflessione, la deputata passata al gruppo di Tabacci, ha deciso di fare ritorno nell’ovile azzurro.
“Renata sono rimasto male che sei andata via, torna con noi, ora siamo al governo anche noi e ci sono le condizioni per rilanciare Forza Italia, c’è tanto da fare e contiamo su persone come te…” L’ultima telefonata di Silvio Berlusconi è arrivata ieri pomeriggio ed è stata quella decisiva.
Il ‘riavvicinamento’ al partito azzurro è stato graduale, quasi naturale per alcuni, obbligato per altri. Accusata dai forzisti, filosalviniani e non, di intelligence con la sinistra (prima con Matteo Renzi poi col Pd), Polverini torna sui suoi passi e fa quello che lei definisce una ”scelta di cuore”.
“Ero uscita da Fi -ricorda l’ex presidente della Regione Lazio- per accogliere l’appello all’unità nazionale del Colle perché consideravo un errore andare a elezioni anticipate. E continuo a pensarla come allora che insistevo sulla necessità di sostenere il governo Conte. Ora, infatti, sono dell’avviso che va sostenuto con determinazione l’esecutivo Draghi. Draghi ha l’autorevolezza necessaria per gestire una maggioranza così eterogenea”.
Determinante il ‘corteggiamento’ di Berlusconi: ”Il presidente è sempre molto affettuoso. Ci siamo sentiti varie volte, l’ultima ieri.
Mi hanno convinta definitivamente a tornare nell’unico partito al quale sono stata iscritta dopo la mia esperienza all’Ugl e dopo la presidenza della Regione Lazio. Sono molto contenta, mi stanno chiamando in tanti”, confida Polverini, che giura: ”non chiedo posti, sono tornata e mi metto a fare il mio lavoro, come sempre…
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