Casini sulle primarie a Bologna: "Da Lepore e Conti strabismo a sinistra"
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Casini sulle primarie a Bologna: "Da Lepore e Conti strabismo a sinistra"

L'ex presidente della Camera: "Vedo che i due candidati sono molto impegnati soprattutto a sfogliare l'album di famiglia della sinistra. Credo non sia una cosa proprio positiva". 

Pierferdinando Casini
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22 Maggio 2021 - 10.07


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Lui è un centrista. Ma non si può pretendere che la sinistra in questo paese non esista più anche se in tanti hanno fatto a gara a trasformare quello che fu il grande Pci in un partito sempre più moderato e centrista.

C’è “strabismo a sinistra” da parte di entrambi i pretendenti, Matteo Lepore e Isabella Conti: “Non vedo grandi differenze finora”. 

Pierferdinando Casini ‘piccona’ i candidati alle primarie bolognesi. E sul suo eventuale voto il 20 giugno l’ex presidente della Camera scherza: “Non ne ho diritto perché sono iscritto all’anagrafe a Roma, se no avrei senz’altro votato. Ma non dico la mia preferenza perché non vorrei danneggiare nessuno, sono così impegnati a guardare a sinistra che un moderato come me fa un appeasement per uno dei due li uccide definitivamente. Li lascio scorrazzare nelle loro praterie, non credo che il voto moderato interessi a nessuno dei due”.

Insomma Casini vede i moderati in queste primarie come qualcosa di cui “ci si vergogna” e si vorrebbe lasciare “nel cantuccio”.

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 “Non ho ben capito- dice inaugurando l’Ability park al parco del velodromo- se queste primarie sono un’occasione persa per la città per coinvolgere veramente tutti a 360 gradi, anche i tanti moderati che possono votare una coalizione di centrosinistra”. 

Perché “vedo che i due candidati sono molto impegnati soprattutto a sfogliare l’album di famiglia della sinistra. Credo non sia una cosa proprio positiva”. 

Un esempio: il Passante, argomento sul quale i candidati “mi sembra abbiano avuto un colpo di smemoratezza, uno era assessore, l’altro sindaco, invece sembra che il Passante sia venuto giù dal cielo”.

Ma quella, avverte il senatore centrista, “è un’opera indispensabile. Mi sembra stiano seguendo un certo populismo che dice no. Chi amministra deve dire sì”.
 Casini non fa sconti: “Ero convinto che queste primarie fossero un tentativo di allargare il campo, ora viene allargato, ma a sinistra. Avrei anche piacere di capire quale giudizio si dà di questi anni di amministrazione. E’ andato tutto così bene? Io credo che ci sia da cambiare, ma finora vedo che entrambi sono nella perfetta perfetta continuità”.

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