C’era una volta l’indipendentista padano, quello che diceva prima il nord, disprezzava il 2 giugno (come oggi disprezza il 25 aprile) e quando giocava la nazionale di calcio manifestava la sua insofferenza.
Quello che faceva canti grevi contro i napoletani colerosi e terremotati mentre il suo partito, la Lega, ne diceva tante contro i meridionali, chiamati terroni quando si voleva essere gentili, figuriamoci il resto.
Ora è da un po’ di tempo che l’indipendentista si è travestito da nazionalista continua a parlare di Italia e di italiani mentre nello stesso tempo le regioni del nord in mano alla destra e alla Lega in particolare premono per una autonomia che ha il sapore di una mezza secessione in grado di favorire il nord ricco e sfavorire il sud meno abbiente.
Ora, però, in questa corsa a chi è più italiano degli altri Salvini non vuole perdere posizioni verso l’altra estremista di destra, ossia Giorgia Meloni, che da tempo fa propaganda cercando di appropriarsi del termine ‘patriota’.
Chi sono i patrioti? Quelli di Fratelli d’Italia. E gli altri? No, non difendono la Patria (con la p maiuscola) come fanno solo Meloni e destrorsi al seguito.
Probabilmente, vista la concorrenza che emerge dai sondaggi, i consiglieri social hanno suggerito a Salvini di non lasciare l’esclusiva dei termini patria, patriota, patriottico alla Meloni. Ma di fare un travestimento in più e di usare queste nobili parole che, però, se pronunciate da Salvini e Meloni suonano molto più melense e retoriche rispetto a quelle scritte da Goffredo Mameli, un patriota (lui sì) che sognava una Italia libera dagli oppressori ma soprattutto una Italia non in mano ai reazionari ma dove ci fossero eguaglianza e diritti. Ossia quello che la destra e l’estrema destra hanno storicamente negato.
Ora il pretesto ‘patriottico’ di Salvini è stato il turismo.
E infatti nel suo messaggio scrive: “da italiano agli italiani, anche a quelli residenti nel mondo”. “Quest’estate scegliamo l’Italia”, perchè “scegliere l’Italia è anche una scelta d’amore, patriottica, d’orgoglio. Per andare all’estero c’è una vita, scegliere l’Italia quest’anno non è solo questione di bellezza, ma di orgoglio nazionale”.
Per far risultare attrattiva l’Italia, “va veicolato il messagio che a giugno l’Italia sarà un Paese bianco, sicuro, vivo, aperto e divertente”. Ma non solo: “I turisti vengono in Italia, pagando ovviamente, e se sono vaccinati o guariti non devono perdere neanche 15 minuti i ospedale o in aeroporto, altrimenti vanno in Croazia, Grecia e Spagna. Dobbiamo semplificare la vita a chi porta ricchezza in Italia”.
Un messaggio particolare Salvini lo rivolge ai residenti in America: “Vedo con rammarico che sul sito del Dipartimento di Stato c’è una indicazione che è ferma al 20 aprile, con l’Italia sconsigliata per Covid e terrorismo”. E allora Salvini promette che “farò un colpo di telefono agli amici di via Veneto (sede dell’ambasciata degli Usa a Roma) per dire che la situazione è sotto controllo sia dal punto di vista sanitario che auspicabilmente dal punto di vista terroristico. Si tratta semplicemente di aggiornare un link”.
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