L’Italia va a destra? Il rischio c’è: nel corso della sua intervista a Skytg 24 il segretario del Pd Enrico Letta affronta il tema delle alleanze e dei confini della coalizione, a partire dalle prossime elezioni comunali.
A chi gli domanda se confida di poter ricucire con Carlo Calenda, Letta spiega: “Abbiamo lavorato e continueremo a lavorare per un campo di centrosinistra largo, dopo di che la legge elettorale nei grandi comuni prevede i due turni, per cui al secondo c’e’ la possibilita’ di convergere…”.
Letta sottolinea “che a Napoli” il centrosinistra ha “fatto una scelta importante che dimostra la buona volonta’ delle forze politiche che sostengono” la candidatura di Manfredi.
Ma alle prossime politiche, nel centrosinistra ci sarà anche Italia viva? “A Bologna facciamo le primarie… Dipende molto da loro. Le amministrative sono un modo per vedere chi vuol lavorare insieme e chi invece vuol lavorare per conto suo”.
Per il segretario del Pd deve valere la consapevolezza che senza un’alleanza larga, il rischio è di consegnare il Paese al centrodestra. “Alle europee Meloni e Salvini insieme hanno preso il 40 per cento. Oggi la Lega è al 21% e Fdi al 19. Di nuovo il 40 per cento. La sostanza è che con questa legge elettorale vincono le elezioni. Noi dobbiamo evitare che dopo il governo Draghi ci sia un governo Meloni Salvini”.
Per Letta “ci vuole invece un governo in linea con le scelte europeiste. Un governo – di conseguenza- sostenuto dalle forze politiche che possano assicurare questo”.
Ma anche Fi e Coraggio Italia? “Per ora no, alle amministrative vanno con Salvini e Meloni…”.
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