Renzi: "Dopo le scuse a Uggetti il grillismo è morto, nel 2016 il mio governo ne fu vittima"
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Renzi: "Dopo le scuse a Uggetti il grillismo è morto, nel 2016 il mio governo ne fu vittima"

Il leader di Italia Viva: "Dobbiamo incoraggiarli ad abbracciare il garantismo e respingere il giustizialismo. Noi che siamo state le vittime siamo pronti a tendere la mano"

Matteo Renzi
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29 Maggio 2021 - 08.29


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Matteo Renzi è stato sempre uno dei bersagli preferiti dal Movimento 5 Stelle: certamente alcune scelte fatte quando lui si trovava al governo non sono state proprio corrette.

Al tempo stesso, il M5s in passato ha usato toni provocatori e accusatori verso i suoi avversari politici che erano invischiati in procedimenti giudiziari.

Oggi Renzi attacca, arrivando a dire che il M5s, così come lo conoscevamo, è morto.

“È un passo avanti verso la civiltà. Piccolo passo per noi garantisti, grande passo per i grillini, che hanno costruito il proprio successo sul VaffaDay e sull’aggressione giudiziaria nei confronti degli avversari. Oggi

il loro ex capo ammette l’errore e si scusa”.

Il senatore e leader di Italia Viva commenta così le scuse di Luigi Di Maio all’ex sindaco di Lodi, Simone Uggetti, assolto in secondo grado dall’accusa di turbativa d’asta.

Secondo Renzi “i cinquestelle così come li abbiamo conosciuti sono finiti”, il Movimento Cinquestelle “ha cambiato idea su tutto: Olimpiadi, Tap, Europa, ponte sullo stretto, alleanze. Il giustizialismo era l’ultimo baluardo. Ora è crollato, il grillismo è morto. Nascerà una nuova cosa, con un nuovo simbolo e una battaglia tra Conte e Di Maio sulla leadership, ma nulla sarà come prima”.

Leggi anche:  M5s, Conte contro Grillo: "Cancella la sua storia e schiaffeggia gli iscritti

“Il populismo – osserva Renzi – è un fenomeno ciclico. Negli anni Novanta la Lega agitava il cappio in Parlamento. E già negli anni Settanta Aldo Moro diceva che la Dc non si sarebbe fatta processare nelle piazze. Il populismo purtroppo va e viene, ma non scompare mai”.

“Nel 2016 ci fu una strategica aggressione contro di noi. Tempa Rossa, dove furono attaccati Federica Guidi e Claudio De Vincenti, Banca Etruria, con il padre della Boschi poi archiviato da tutte le accuse, non ci fu solo Lodi. Quel clima, creato da Di Maio, Di Battista e Casalino contro il mio governo, ha portato i grillini alle vittorie di Roma e Torino prima e del referendum poi”.

I 5 Stelle, ribadisce, “dobbiamo incoraggiarli ad abbracciare il garantismo e respingere il giustizialismo per sempre. Noi che siamo state le vittime di quella stagione siamo pronti a tendere la mano a condizione che si riconosca la verità. E si cambi approccio”.

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