Il segretario Pd, Enrico Letta, a ‘Oggi è un altro giorno’, su Rai Uno ha parlato della sua esperienza da Premier in Italia, la caduta e poi la rinascita in Francia.
“In Italia ero totalmente dimenticato. Quando sei stato primo ministro e sei buttato nel cestino ti dici: sono un mezzo fallito. Poi le esperienze parigine, con i collaboratori, i professori e gli studenti mi hanno cambiato la vita. È stato un inizio duro, durissimo, ma queste cose me le tengo dentro, ho fatto un percorso individuale per capire se fossi in grado di insegnare e dirigere quei sette master”.
Da giovane “ho corso troppo e mi sono trovato a Palazzo Chigi senza aver pensato cosa fare quando fossi stato lì. Poi quando sei sulle montagne russe non pensi, anzi pensi: speriamo che finisca il più presto possibile. Ricordo quell’esperienza come un frullatore angosciante. Per me è stato fondamentale uscire. La brutalità di quel passaggio è stata una fortuna perché mi ha obbligato a guardarmi dentro e a dire: voglio vedere se riesco a fare qualcos’altro nella vita”.
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