Il segretario Letta, dopo la proposta dell’aumento della tassa di successione per redistribuire le risorse ai giovanissimi, ora ripropone misure e condizioni per favorirne lavoro e sviluppo. “Giovani sfaccendati e fannulloni? Io non credo, il vero problema è che sono pochi, pochissimi, dobbiamo assolutamente coprire il gap tra i molti preparati e i tanti, troppi che sono fuori dai circuiti educativi e professionali, fare di tutto per dare loro opportunità, la mia proposta della dote ai 18enni è proprio perchè studini o possano avviare un’attività. Questo è fondamentale perchè abbiamo ragazzi molto in gamba e molto ai margini, in Europa siamo il paese che ha il maggior numero di giovani che nè studiano nè lavorano, che sono ai margini del sistem. Dobbiamo concentrarci su questo, sono il nostro futuro, altrimenti il paese non ha futuro”, ha detto Enrico Letta.
“‘Anima e cacciavite’ perchè è la mia idea sul fatto che bisogna fare riforme che devono avere un’anima, dei valori e con quali vite vanno avvitate – dice poi parlando del suo libro -, è dedicato a giovani italiani, quelli incontrati all’università a Parigi, tutti mi chiedevano mi dia una ragione per tornare in Italia, io non sapevo cosa dirgli. Dobbiamo dare loro ragioni per tornare in Italia perciò le proposte principali che sto facendo sono per loro, che hanno vissuto con grande difficoltà il lockdown”.
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