I rischi ci sono. Ossia che la destra italiana diventi estremista, autoritaria, nemica del 25 aprile e dell’Europa.
“Se parliamo di andare verso un partito unico, con una collocazione chiara all’interno del Partito popolare europeo, è un progetto ambizioso e anche un mio vecchio pallino, ma occorre un percorso molto complesso, la cui dinamica è bene chiarire sin dai primi passi. Mi auguro che Salvini lo espliciti”.
Così Francesco Toti su Repubblica.
Un percorso che dovrà comprendere anche Giorgia Meloni. “Certo che se si pongono le basi di un lungo, faticoso e intrigante percorso, per portare tante anime in un luogo comune come il Pdl di Berlusconi a suo tempo, questa seconda ipotesi non può escludere Giorgia Meloni e ricordo che il percorso di aggregazione di An e Forza Italia non fu né breve né semplice”.
Quanto ai timori di Carfagna e Gelmini il rischio di annessione alla Lega, Toti osserva: “Se esprimono questi timori, è perché conosceranno la situazione all’interno del loro partito. Quanto a noi, chi ha aderito a Coraggio Italia non può stare in un partito troppo spostato a destra. Se si pensa di prendere l’intero centrodestra e allargare i confini della Lega, non faremmo un regalo a noi stessi e neppure alla Lega stessa. Un grande partito conservatore deve unire anime diverse su temi come i diritti civili e l’immigrazione. Questo è uno dei punti di chiarire sin dai primi passi”.
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