Il sondaggio Ipsos ha collocato il Pd, per la prima volta, al primo posto tra i partiti italiani. Tuttavia si è creata una divergenza interna: i dem hanno esultano e Letta ha ricondotto i meriti del risultato alla nuova visibilità acquisita dal partito.
Merito soprattutto dei temi identitari trattati negli ultimi mesi: due su tutti lo ‘Ius soli’ e le tassazioni maggiorate ai ricchi.
Guerini, invece ha dato una lettura completamente diversa e decisamente più conveniente all’universo di Base Riformista: secondo il leader il risultato sarebbe stato raggiunto proprio perché il partito avrebbe un’agenda riconducibile, e vicina, a quella del Premier Draghi.
“Credo che veniamo premiati perchè siamo considerati il partito con il profilo più aderente ai temi che definiscono l’agenda di Draghi. Perchè siamo considerati una forza responsabile e affidabile. Perchè stiamo lavorando a un profilo identitario e politico riconoscibile, riformatore e progressista. Siamo impegnati a sostenere il lavoro di Letta con idee e proposte, dentro un dibattito politico che, condotto con lealta’, fa solo bene al Pd”.
Così il ministro Lorenzo Guerini, raggiunto al telefono, ha commentato il quadro emerso dagli ultimi sondaggi.
“Ciò detto, guardiamo ai sondaggi non per esigenze di appagamento ma per trarne forza per il lavoro che siamo chiamati a fare”, ha concluso.
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