Pillon e Azzolina litigano sul ddl Zan e su questa fantomatica teoria gender che nel testo non c'è
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Pillon e Azzolina litigano sul ddl Zan e su questa fantomatica teoria gender che nel testo non c'è

L'ex ministra Lucia Azzolina definisce "irricevibili" le proposte di Italia Viva e afferma che la teoria gender a scuola non c'è

Simone Pillon
Simone Pillon
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5 Luglio 2021 - 15.44


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Anche oggi contro il ddl Zan parla il leghista Pillon che attacca : ‘ad Azzolina dico che la teoria gender a scuola c’è ed è grande come una casa’ “Gli emendamenti presentati da Italia viva sul ddl Zan? Se Pd, M5s e Leu ne fanno una questione di bandiera e vogliono dimostrare ai loro di essere morti con la bandiera in mano, se ne assumano la responsabilità”, commenta all’Adnkronos Simone Pillon, senatore della Lega che ha ben accolto la proposta di Iv.
“Noi abbiamo presentato emendamenti molto simili ad Italia viva. Da parte della Lega è stata dimostrata la più ampia delle disponibilità a trattare e a trovare punti di incontro anche partendo dal testo Zan, cosa che noi non avremmo voluto fare. Quindi, se adesso si rimangiano la parola, problemi loro”.
Intanto l’ex ministra Lucia Azzolina definisce “irricevibili” le proposte di Italia Viva e afferma che la teoria gender a scuola non c’è: “vada a leggere l’articolo 7 del ddl Zan, vada a vedere cosa accade nelle scuole dei paesi dove sono in vigore leggi simili e si faccia due conti – controbatte Pillon – Il problema gender nelle scuole c’è ed è grande come una casa. Ce lo segnala addirittura il Vaticano, in una nota ufficiale della Segreteria di Stato; lo hanno denunciato giuristi ed insigni costituzionalisti come Flick e Mirabelli. Non credo che Azzolina sia così autorevole da poterli smentire. E tra l’altro ricordo che il Lazio ha appena sospeso in fretta e in furia le linee guida gender grazie all’intervento delle associazioni familiari e che se non fossero intervenute staremmo già insegnando ai ragazzini che essere maschio o femmina è solo una questione di scelta”. “Il nostro scopo – conclude il senatore della Lega – è eliminare qualsiasi problema di natura ideologica, di proteggere la libertà di espressione, i minori a scuola, di non creare confusioni fra il sesso maschile femminile e le auto-percezioni che il ddl Zan vorrebbe trasformare in realtà giuridica. Quindi mi sembra che le proposte di Iv vadano nella direzione giusta: l’articolo 1 andrà profondamente rivisto; come il 4 e il 7 con tutte le conseguenze di adattamento anche di altre norme che dovranno ovviamente essere allineate. Domani vedremo”. 

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