Sta assolutamente scivolando di mano la situazione a Boris Johnson, che sta tornando a dare il cattivo esempio con una serie di interpretazioni discutibili sui contagi e in particolare sullo scellerato mancato isolamento dopo essere stato a contatto con un positivo.
Irrompe immediata la polemica nel Regno Unito dopo che il primo ministro e il cancelliere dello Scacchiere Rishi Sunak hanno optato per un ‘programma pilota’ del sistema sanitario nazionale che consente loro di evitare la quarantena dopo un contatto positivo salvo sottoporsi a test quotidiano.
Scelta fortemente criticata dall’opposizione laburista che accusa il premier di avvalersi di un “trattamento speciale ed esclusivo” mentre molti lavoratori sono costretti a casa. Il primo a tuonare è la numero due del Labour, Angela Rayner, che affida subito a Twitter la sua critica: “Mi scuso per il linguaggio poco parlamentare, ma questa è proprio una presa per i fondelli. Non seguono le regole che loro stessi hanno creato e che si aspettano i miei elettori seguano. Questo governo tratta i cittadini dall’alto in basso, pensa di essere al di sopra della legge e che le regole non li riguardano”.
Le fa eco il parlamentare Darren Jones: “Ho dovuto cancellare la mia intera settimana di lavoro perché mi è stato detto di isolarmi fino a venerdì. Il programma di test quotidiani non mi è stato offerto, così come non è stato offerto a milioni di altri lavoratori bloccati a casa, immagino”.
Stessa reazione quella del ministro ombra della Salute, Jonathan Ashworth, che in un’intervista a Sky News ha accusato il governo di fare due pesi e due misure. Al coro di proteste si unisce anche il leader dei LibDem, Sir Ed Davey, che ha condannato senza mezzi termini la scelta di Boris Johnson: “E’ una regola per loro e un’altra per tutti gli altri”.