Fedriga si smarca da Salvini e dice sì al Green Pass: "Ben venga se farà ripartire i grandi eventi"
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Fedriga si smarca da Salvini e dice sì al Green Pass: "Ben venga se farà ripartire i grandi eventi"

Il presidente del Friuli-Venezia Giulia e della Conferenza delle Regioni: "Se torniamo a chiudere in tanti si convinceranno che il vaccino è inutile”

Massimiliano Fedriga
Massimiliano Fedriga
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19 Luglio 2021 - 10.28


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Fortunatamente nel partito del Bolsonaro italiano c’è qualcuno che riesce a pensare con la propria testa e non ascoltare i deliri del capo leghista su riaperture e Green Pass.

Massimiliano Fedriga, presidente del Friuli-Venezia Giulia e della Conferenza delle Regioni  si dice favorevole all’istituzione del Green pss, a differenza di salvini che lo ha definito “un casino totale”.

“Se torniamo a chiudere come se il vaccino non esistesse, in tanti si convinceranno che il vaccino è inutile. Ben venga, se permetterà di riaprire gli stadi, le discoteche e i grandi eventi”.

E alla domanda se ci siano novità dalla Commissione Salute delle Regioni, Fedriga fa sapere che “sono in arrivo i parametri definitivi per l’assegnazione dei colori alle Regioni. Il nostro documento è quasi pronto. I vaccini stanno funzionando molto bene contro la malattia grave e la media nazionale dei ricoveri è al 2%. In Friuli-Venezia Giulia abbiamo il dato più basso: nove pazienti nei reparti Covid e zero in terapia intensiva”.

Quanto a un’eventuale strategia per convincere i no vax dice: “Non esiste una formula magica, c’è una campagna del governo e ci sono campagne mirate delle Regioni per raggiungere i soggetti a rischio. Noi stiamo inviando lettere agli over 60 che ancora non hanno aderito alla campagna vaccinale, spiegando perché è necessaria – sottolinea -. Chi è contrario in assoluto difficilmente si lascerà convincere, ma c’è una fascia di indecisi ancora troppo condizionata dalle fake news”.

Sul green pass: “Concordo con Salvini, il certificato non può essere richiesto anche per andare in bagno. Se l’aumento dei contagi è contenuto e le strutture ospedaliere tengono, può servire però alla ripresa dell’attività di discoteche, stadi, organizzazioni di grandi eventi”.

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