I soprusi erano chiari già dalle immagini che tutti quanti avevamo visto, dagli agenti verso i detenuti. Adesso la ministra Cartabia aggiorna sulle motivazioni di questi inspiegabili pestaggi.
“Stando alle indagini risulta che non fosse una reazione necessitata da una situazione di rivolta, ma una violenza a freddo”.
Queste le parole della ministra della Giustizia, riferendo sulle violenze nel carcere di Santa Maria Capua vetere in Aula alla Camera.
La ministra ha sottolineato come occorra “un’indagine ampia perché si
conosca quello che è successo in tutte le carceri nell’ultimo anno dove la pandemia ha esasperato tutti”.
Cartabia ha annunciato che una Commissione ispettiva del Dap visiterà tutti gli istituti penitenziari dove si sono verificati “i gravi eventi del marzo 2020″, per valutare la correttezza degli interventi legati alle rivolte nelle carceri.
I fatti di Santa Maria Capua Vetere, secondo la ministra, “richiedono una risposta immediata”.
“Ma ai miei occhi sono spia di qualcosa che non va e dobbiamo indagare, intervenire con azioni ampie e di lungo periodo perché non accadano più” ha dichiarato Cartabia.
“Reputo che sia nostro dovere riflettere sulla contingenza ma anche sulle cause profonde che hanno portato un anno fa ad un uso così smisurato e insensato della forza”, ha aggiunto.
Secondo Cartabia le violenze nel carcere di Santa Maria Capua Vetere sono state esacerbate dalle condizioni di vita dei detenuti.
“I mali del carcere, perché non si ripetano episodi di violenza, richiedono strutture materiali, personale e formazione. Dobbiamo rimediare al fatto che le condizioni sono così peggiorate che il lavoro e le condizione di vita dei detenuti diventano insopportabili” ha dichiarato la ministra. Nel carcere campano, ha osservato “quel giorno la temperatura era insopportabile e non c’è acqua corrente: ci sono pozzi e l’acqua viene distribuita con le taniche”.
La ministra ha poi spiegato che è prevista la costruzione di 8 nuovi padiglioni, uno proprio a Capua Vetere.
“Non solo nuovi posti letto. Nuovi carceri servono, nuovi spazi servono e ci saranno – ha spiegato -. Non solo posti letto ma anche nuovi spazi per il trattamento dei detenuti”.