Una campagna vaccinale che dopo i primi intoppi è proseguita in modo spedito, ma che deve affrontare adesso due avversari molto forti: la variante Delta e i no-Vax.
“L’Italia oggi supererà 64 milioni di dosi di vaccino anti covid somministrate”, ha detto il ministro della Salute Roberto Speranza, intervenendo alla presentazione del Rapporto nazionale OsMed 2020 ‘L’Uso dei Farmaci in Italia’, promossa dall’Agenzia italiana del farmaco Aifa.
“Siamo ancora dentro una stagione epidemica” da coronavirus “e non possiamo assolutamente abbassare la guardia” perché “i numeri che ci segnalano altri Paesi europei e che ci arrivano anche dalle regioni italiane sono numeri in crescita. Stiamo cercando di mettere in campo una strategia per questa fase nuova e diversa”, che il Paese sta vivendo “per un elemento di fondo: la fase 2 del Covid è una fase che vede una significativa presenza di vaccini a disposizione”, ha sottolineato il ministro.
“Durante la giornata di oggi raggiungeremo questo traguardo, che è solo un pezzo di un lavoro che dobbiamo ancora svolgere – ha avvertito il ministro -. Ma è un numero straordinario, procediamo a un ritmo incalzante e nelle ultime settimane ci sono state circa 570mila dosi somministrate ogni giorno e penso sia sempre più evidente come rappresenti la strada fondamentale per provare a gestire questa fase diversa”.
“Penso che siamo a uno snodo davvero decisivo”, perché “dentro questo passaggio abbiamo una doppia sfida da giocare: la prima è ancora la gestione della pandemia, però la parte più interessante riguarda la necessità di costruire il futuro del sistema sanitario nazionale e penso che la qualità del lavoro che dobbiamo svolgere insieme come Paese nel suo complesso è quella di provare a mettere a valore le lezioni che abbiamo ricevuto in questi mesi così difficili”, ha continuato Speranza,
“Sono stati mesi difficili per il nostro Ssn – ha osservato – però dopo un anno e mezzo di lotta a Covid fotografiamo la possibilità di trasformare questa crisi in opportunità. Dirlo a parole è facile, lavorare per farlo davvero è cosa più complicata. E questa è una sfida che ci richiama a un enorme responsabilità, ma è una possibilità concreta”, ha assicurato il ministro parlando del maxi investimento legato al Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza).
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