Il consigliere della Lega accosta il vaccino alla Shoah e annuncia: "Io non me lo faccio"
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Il consigliere della Lega accosta il vaccino alla Shoah e annuncia: "Io non me lo faccio"

Andrea Asciuti, consigliere comunale a palazzo Vecchio scrive una nota piena di castronerie scientifiche e con paragoni vergognosi

Salvini e Andrea Asciuti
Salvini e Andrea Asciuti
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28 Luglio 2021 - 17.13


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In Italia quelli della Lega e di Fratelli d’Italia si fanno sempre riconoscere. Spesso le loro parole sguaiate contribuiscono al livellamento in basso del dibattito politico.
Così a Firenze Andrea Asciuti, consigliere comunale della Lega a palazzo Vecchio, ha annunciato polemicamente la sua decisione di non vaccinarsi.
Il consigliere del Carroccio ha affidato a un comunicato l’ufficializzazione della sua scelta, fra una citazione di Primo Levi sull’origine dell’Olocausto, un affondo contro il Green Pass e la menzione della presa di posizione di Massimo Cacciari e Giorgio Agamben.
“Ormai è ufficiale- scrive- dopo un anno e mezzo di imposizioni assurde, dopo un periodo in cui i governi hanno calpestato i più elementari diritti dei cittadini, garantiti dal diritto naturale e dalla Costituzione, lo Stato di diritto è stato ufficialmente cancellato il 22 luglio, una data che resterà nerissima nella storia d’Italia con l’obbligo del Green pass che ha, di fatto, instaurato un governo autoritario”. 

Il consigliere del Carroccio sostiene di volersi opporre al “clima di odio” instaurato in Italia contro chi decide di non vaccinarsi. E per motivare la sua scelta Asciuti elenca una serie di “mi oppongo perché”. Si va “dallo Stato non è padrone del mio corpo e quindi non può trattarmi come una cavia per un vaccino, che in realtà è una terapia genica sperimentale” al “vaccino non interrompe l’infezione” passando per la considerazione che “come scritto nei libri di Medicina non si fanno vaccinazioni di massa durante un’epidemia, altrimenti il vaccino seleziona e moltiplica le varianti”.

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Al classico repertorio degli scettici nei confronti della vaccinazione anti-Covid condito anche da riferimenti “all’uso di linee cellulari ricavate da feti abortiti”, si aggiungono considerazioni critiche sui tamponi “che hanno un margine altissimo di errore e quindi non permettono di valutare le reali statistiche”, l’accusa di mancata farmacovigilanza attiva, oltre alla convinzione che in realtà esisterebbero “cure sicure”.
Una vergogna paragonare il vaccino – che salva le persone -alla Shoah, ossia al crimine più terribile della storia dell’umanità perpetrato dai nazisti (con l’aiuto dei fascisti) per sterminare un popolo.

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