Letta fa da palo a Draghi? Ma si può usare questo linguaggio così sconveniente? Sì, certo. Del resto la volgarità è stata largamente sdoganata e i toni triviali o da bulli, l’indicare l’avversaria politica come una bambola gonfiabile o altro premia chi è portatore di sconcezze e non lo penalizza.
Il capo della Lega bullo di strada
“Salvini al Papeete ormai è la caricatura di se stesso: per farsi riconoscere deve parlare come un bullo di strada e riesce nella difficile opera di mettere in imbarazzo addirittura il suo partito. L’aggressione personale a Enrico Letta non è un incidente ma il suo modo di fare politica e su questo va misurato assieme a chi gli va dietro: zero soluzioni vere, rissa continua, ambiguità gravi sui vaccini. Questa è la differenza sostanziale: il Pd sostiene il Governo Draghi nell’interesse del Paese, Salvini lo usa come tram per la campagna elettorale”.
Lo afferma la presidente della commissione Lavoro della Camera Romina Mura (Pd), in merito alle recenti dichiarazioni del leader della Lega, Matteo Salvini.
Falsità e toni inaccettabili
Salvini, in evidente difficoltà nel suo stesso partito, non trova di meglio che sfornare falsità e usare toni inaccettabili verso il Pd ed il suo segretario Letta. Non credo che questo comportamento gli faccia recuperare il consenso che da mesi ormai gli sfugge via mentre sono sicura che non aiuti il governo, che del resto lui stesso mette in difficoltà contestandone quotidianamente gli atti. Deve essere l’aria del Papeete a cui evidentemente non riesce a resistere”.
Così Debora Serracchiani, capogruppo Pd alla Camera.
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