Pd e Italia Viva continuano a stuzzicarsi, mentre Oddati cerca di risvegliare qualche coscienza all’interno del suo partito.
“Mi fanno un po’ sorridere le dichiarazioni anche di esponenti del mio partito che sono completamente schiacciati sul governo Draghi e parlano del governo Draghi come se fosse il governo che coincide totalmente con il Partito Democratico. È evidente che dire queste cose è poco rispettoso sia verso i militanti del Pd, che hanno diritto alla verità, ma lo è perfino nei confronti di Draghi che, sa benissimo di aver formato un governo in una fase eccezionale composto da forze politiche diverse e fra di loro alternative e che naturalmente ognuna di queste forze politiche non può coincidere in toto con l’azione del governo”.
A dirlo Nicola Oddati, coordinatore delle agorà del Partito Democratico, intervenuto alla Festa dell’Unità di Ruoti, in provincia di Potenza.
“Naturalmente- ha aggiunto- è proprio la forza dell’appello che fece all’epoca il presidente Mattarella e della personalità di Draghi che consentirono di dare vita ad un governo così largo in una fase così drammatica della vita del paese, ma è evidente che il nostro governo non potrà che essere il governo che uscirà dal prossimo voto se e quando vinceremo noi. Quando cioè insieme con il centrosinistra e l’alleanza con i 5stelle batteremo le destre e daremo vita ad un governo politico che sarà frutto di un lavoro, di un’intesa, di un programma condiviso e che poi cercheremo di applicare per il bene del Paese. E ora si tratta di lavorare sulla nostra identità.Il nostro segretario ha impostato con grande coerenza e forza la battaglia sui diritti e bisogna proseguire, ma non dimenticando che bisogna battersi allo stesso modo e senza timori per mettere mano ai tre grandi divari, alle tre grandi ingiustizie italiane: il divario di genere, il divario territoriale tra Nord e Sud del paese e il divario generazionale. Un grande partito popolare di prossimità che si batte per i diritti e per il lavoro”.
“Noi abbiamo lavorato per inserire queste cose nel piano nazionale di ripartenza e resilienza. E dobbiamo essere conseguenti e coerenti. Infine- ha concluso Oddati- il processo delle Agorà democratiche deve essere un processo vero, reale. Io utilizzo queste tre parole: coraggio, generosità e potere. Il coraggio di avviare una grande sperimentazione e di sperimentazione e democrazia partecipata. La generosità è quella della messa a disposizione del proprio patrimonio e dell’apertura al contributo di tanti. E poi dobbiamo fare in modo che da queste agorà derivino proposte vere, forti, capaci di rafforzare le nostre identità e di essere accolte dal Pd. Le agorà dovranno avere il potere di cambiarci e migliorarci”.