Persona che definire ingrata è poco. Perché nonostante il capo dello Stato l’abbia personalmente chiamata dopo alcune sguaiate dichiarazioni su una radio nei suoi confronti (tra l’altro uno zuccherino rispetto al sessismo che a destra fanno contro gli avversari politici) lei ha ha avuto da ridire su un’inchiesta che vedeva coinvolti personaggi dell’estrema destra per vilipendio contro il presidente della repubblica.
E ora – nel pieno di una scomposta acredine – sta insinuando che Mattarella sia sensibile al Pd ma se si tratta della destra rimane in silenzio.
Il riferimento, nemmeno troppo mascherato, è sulla lottizzazione Rai, dove la Meloni reclamava un posto nel cda che non le era stato lasciato da Lega e Forza Italia.
E lei pretendeva che il Quirinale intervenisse per prendere posizione a suo favore in quella che è stata a tutti gli effetti una faida interna alla destra ma che, sotto il profilo formale, non poteva essere censurata, visto che i componenti del cda sono stati liberamente eletti con il voto del parlamento.
“Io non voglio un Presidente schierato con me, queste sono scelte che fa la sinistra. Io voglio un Presidente garante delle regole. Ho visto presidenti della Repubblica molti attenti quando le regole venivano violate a danno di alcuni e molto più distratti quando venivano violati a danno di altri. Voglio un Presidente graniticamente super partes, non solo nel rispetto della Costituzione ma anche nelle scelte di moral suasion”. Lo afferma il presidente di Fdi, Giorgia Meloni, in un passaggio dell’ìntervista pubblicata oggi dalla “Stampa” nella quale, tra gli altri temi affrontati, parla anche dell’elezione del futuro presidente della Repubblica.
Il presidente Mattarella, viene chiesto alla leader di Fdi, non è stato un garante? “Diciamo che sono rimasto colpita dal silenzio del presidente Mattarella in alcune situazioni, per il fatto che abbia ritenuto di non doversi interessare ad alcune cose che sono successe a Fdi, principale forza d’opposizione”.
“Non ho ancora elementi per dare una risposta. Non so oggi dire se Draghi sarebbe un candidato che potremmo votare”, osserva Meloni riferendosi alla possibilità che possa essere l’attuale presidente del Consiglio a ricevere un’investitura per salire al Colle.
Infine una battuta sul leghista e ministro Giancarlo Giorgetti ha detto che Meloni ha scelto di stare all’opposizione come se avesse fatto un investimento in un fondo speculativo a breve termine. “Noi abbiamo fatto una scelta per convinzione. Io non sono una persona che specula, neanche in borsa. Quindi non comprendo a fondo la valutazione. Giorgetti sarà più preparato di me su questa materia”.
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