Volano gli stracci a destra, questa volta attraverso una pasdaran salvinaiana, Francesca Donato, già nota per le sue comparsate televisive nelle quali pretendeva di spiegare ai virologi cosa fossero i virus, ovviamente per piegare la pandemia ai desiderata leghisti.
E ora se la prende con il presidente di destra della Sicilia che ha smentito settimane di scemenze sovranità sull’inutilità del Green pass o sulla contrarietà agli obblighi vaccinali.
“L’ordinanza del presidente della Regione Siciliana è così zeppa di violazioni dei principi fondamentali dell’ordinamento repubblicano che non è nemmeno classificabile come un atto normativo ma solamente come una reazione scomposta ed autoritaria ad una situazione ormai sfuggita di mano”.
Parole l’europarlamentare della Lega Francesca Donato commentando l’ultima ordinanza anti-Covid firmata da Musumeci.
“Interdire l’accesso ai pubblici uffici e negare i tamponi gratuiti ai non vaccinati – sottolinea Donato – sono misure ignobilmente discriminatorie e vessatorie verso una parte della popolazione e rivelano una cultura antidemocratica e autoritaria che emerge soprattutto quando ci si rende conto dell’inefficacia della propria azione amministrativa e politica”.
Per Donato “l’inevitabile annullamento da parte del Tar di questo provvedimento per illegittimità sotto il profilo costituzionale restituirà serenità alle migliaia di siciliani gravemente ostacolati nell’espletamento del proprio lavoro e nel godimento dei propri diritti e segnerà definitivamente in maniera negativa l’esperienza di Nello Musumeci a Palazzo d’Orleans”. “L’unica consolazione di questa ordinanza è l’annunciata approvazione da parte del Cts del protocollo di cure domiciliari – conclude -. Mi auguro che non resti solo sulla carta”.
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