Poi Giorgia Meloni dice che è sbagliato accertare Fratelli d’Italia al fascismo quando candida i discendenti di Mussolini per prendere i voti dei fascisti e dei nostalgici.
E infatti l’ex candidato all’europarlamento non si smentisce: “Se Durigon deve dimettersi? Ma figuriamoci, deve rimanere tranquillamente al suo posto e fare il suo lavoro”.
Caio Giulio Cesare Mussolini, pronipote del ‘Duce’ Benito, non vuol sentir parlare di passi indietro da parte del sottosegretario leghista Claudio Durigon, finito nella bufera per aver proposto di re-intitolare il parco Falcone e Borsellino di Latina ad Arnaldo Mussolini, fratello del capo del fascismo.
“Rimango sempre sorpreso da queste polemiche, a tanti anni dalla fine del fascismo”, dice Caio Mussolini, candidato con Fratelli d’Italia alle elezioni europee del 2019. “Ogni volta c’è sempre un’occasione per fare strumentalizzazioni e sciacallaggio. Quel parco ora è intitolato ad Arnaldo Mussolini, che è stato sempre molto attento ai temi ecologici. Andare a speculare chiedendo le dimissioni di una persona che ha semplicemente chiesto di re-intitolare quel parco per tornare al nome originale è assurdo. Abbiamo tante cose serie a cui pensare”.
Durigon è da settimane nell’occhio del ciclone, diversi partiti (dal Pd al M5S) ne chiedono a gran voce le dimissioni e lo stesso leader della Lega Matteo Salvini ha dichiarato di voler incontrare il suo sottosegretario per decidere insieme “come andare avanti”. Ma per il pronipote di Mussolini “sono ben altre le persone che dovrebbero dimettersi, persone che hanno fatto in passato esternazioni molto più gravi. Penso ad esempio alle frasi sulle foibe di Tomaso Montanari, recentemente nominato rettore Università per stranieri di Siena: il fatto che ci sia qualcuno che neghi le foibe, beh questo sì che è degno di dimissioni”.
Non pensa sia sbagliato togliere l’intitolazione del parco di Latina a Falcone e Borsellino, simboli della lotta alla mafia? “Falcone e Borsellino sono eroi, personalità di alto spicco della storia italiana recente: questo nessuno lo mette in dubbio. Ma come al solito molte persone hanno il cattivo gusto di distruggere quello che è stato fatto in passato piuttosto che costruire. Massimo rispetto per i due giudici ma forse a loro andava intitolato un altro parco o un’altra piazza”, risponde Caio Mussolini.