Sono state parole inaccettabili quelle pronunciate dalla consigliera toscana a favore dell’arrivo dei talebani a Kabul.
Quel che è certo è che il Pd si è subito dissociato, mentre la Lega (attenzione sempre a chi fa la morale) aveva denunciato queste parole.
A fine giornata è arrivata la richiesta di dimissioni da parte dei dem.
Nura Musse Ali, avvocato e componente della Commissione di parità della Regione Toscana, del Pd.
Il caso era stato sollevato dalla Lega, poi la presa di distanza da parte di singoli esponenti del Pd, fino alla nota unitaria,in cui si legge: “Le parole di Nura Musse Ali non rappresentano il pensiero del Pd, che si batte da sempre affinché sia riconosciuto il ruolo delle donne, in Italia come nel mondo. Per questo, nel dissociarci dalle sue parole e nel ribadire la nostra contrarietà verso ogni regime che azzera la dignità delle persone, chiediamo che si dimetta”.
La consigliera, parlando della crisi in Afghanistan, aveva dichiarato: “Forse qualcuno rimarrà sorpreso, ma sono a favore della presa del potere da parte dei fondamentalisti in Afghanistan, non perché condivida il loro modus operandi. Ritengo che quello che stiamo vivendo fosse una tappa obbligata della storia, affinché finalmente quel Paese iniziasse il proprio lento cammino verso un’interpretazione evolutiva delle sue leggi e la maturazione del concetto di vita politica e sociale”.