L'ivermectina avvelena gli americani: la leghista Donato lo propagandava come cura anti-Covid
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L'ivermectina avvelena gli americani: la leghista Donato lo propagandava come cura anti-Covid

Negli Usa la Food and drug administration ha lanciato un monito per l'abuso di un antiparassitario generalmente dato a cavalli e mucche che la propaganda no-vax fa passare come la pillola miracolosa

Bassetti e Francesca Donato
Bassetti e Francesca Donato
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29 Agosto 2021 - 11.02


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Negli Stati Uniti è una vera e propria emergenza. Tantissimi no-vax, no-mask e nemici della scienza si sono ‘innamorati’ di un antiparassitario per cavalli o mucche  e lo propagandano come il rimedio dei rimedi. Del resto in alcuni ambienti le parole di un idiota o di un esaltato valgono molto di più di quelle degli scienziati.

E adesso sotto accusa c’è l’ivermectina. Tanto che la Food and drug administration (Fda) si è rivolta ai cittadini americani ricordando loro che gli esseri umani non sono cavalli e non sono mucche.

Ma perché questo allarme? Perché l’anima negazionista e trumpiana deli Stati Uniti ha alimentato questa falsa voce e il risultato è stato l’incredibile aumento registrato negli States degli avvelenamenti da ivermectina.

Ma cosa sia questo (falso) farmaco miracoloso è presto detto: si tratta di un antiparassitario usato sugli animali ma adesso per colpa della propaganda fascio-negazionista e senza alcuna evidenza scientifica degna di questo nome l’ivermectina è stata trasformata nella pillola magica delle cure domiciliari anti-Covid.

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Ma a che serve in realtà l’ivermectina? Si tratta di un antiparassitario che elimina vermi e parassiti intestinali negli animali. In alcuni casi viene utilizzate anche per trattare scabbia o infestazioni da pidocchi e raramente ne è stato autorizzato l’uso per gli uomini, sempre per eliminare l’eventuale presenza di parassiti.

Ma a causa della propaganda no-vax, negazionista, riduzionista e via dicendo, sul web quedsto farmaco è stato fatto passare come il toccasana, sulla base di studi (che poi si sono rivelati inesistenti) o sulla base di dati parziali e letti fuori contesto.

Tanto è bastato perché il farmaco sia diventato a destra una possibile terapia da preferire alle vaccinazioni al pari dell’antireumatico colchicina e della clorochina, altri rimedi già bocciati dalla comunità scientifica. 

E negli Stati Uniti si stanno moltiplicando i casi di avvelenamento. Del resto da quelle parti idolatrano Trump, il filo-negazionista che diceva per il Covid poteva essere sconfitto con endovene di candeggina…
E da noi? Ora che l’allarme avvelenamento è stato lanciato vale la pena ricordare un tristemente celebre intervento dell’europarlamentare leghista Francesca Donato, che nei mesi passati frequentava i talk show dando lezioni di virologia e epidemiologia agli studiosi veri, che in un solo colpo ebbe la faccia tosta di dire che gli integratori e le vitamine potevano aiutare contro il covid e, parlando delle cure domiciliari e degli studi di non meglio precisati suoi “amici medici siciliani” (dica e nomi e mostri gli studi) arrivò perfino a citare l’invermetcina, evidentemente perché l’onda lunga della destra negazionista, riduzionista e pseudo-scientifica non poteva lasciare indifferente la Lega.

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La domanda è: ora che l’invermectina sta avvelenando gli americani, ora che la Fda ha lanciato l’allarme, la Lega avrà il coraggio di tacere per sempre sul Covid? E nei talk show si avrà il coraggio di impedire al politico fazioso di turno di parlare di scienza senza averne capacità e titoli? O vogliamo far avvelenare anche qualche italiano che dà retta a ciò che sente in tv senza badare troppo a chi parla?

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