Sperando di non arrivare troppo lunghi nella preparazione dell’anno scolastico, è chiaro che ancora qualcosa è da migliorare.
A pochi giorni dall’inizio della scuola, non è ancora tutto pronto.
Lo ammette la sottosegretaria al ministero dell’Istruzione Barbara Floridia che, in relazione alle modalità del controllo del green pass dice: “Ci sarà un po’ di disagio, siamo un po’ in ritardo, ma è davvero questione di pochi giorni”.
Risponde alle polemiche sui ritardi della piattaforma che controllerà la certificazione: “Ho sentito molti presidi dal Veneto alla Sicilia che si stanno organizzando in attesa della piattaforma che permetterà di controllare automaticamente i Green pass, ma rispettando la privacy di ognuno”.
E rispondendo alla domanda di cosa cambierà nella conversione in legge del decreto del 6 agosto, annuncia “Fare un decreto ad agosto sull’inizio dell’anno scolastico è un po’ tardi. Ma le scuole sono più pronte grazie al lavoro fatto lo scorso anno. Dobbiamo inserire le scuole dell’infanzia, gli Its e le scuole di formazione professionale tra quelle in cui si applicano le norme di sicurezza”.
La sottosegretaria assicura che le scuole, in linea di massima, non chiuderanno.
“La scuola deve restare aperta sempre. Monitoreremo e valuteremo se ci sono casi molto gravi, ma altrimenti si va in presenza anche in zona arancione”.
Sulla scuola è intervenuto anche il virologo Giorgio Palù che, sempre sul Corriere, ha evidenziato che il ritorno in classe e i mezzi pubblici sono i ”punti critici” per la diffusione del virus tra i più giovani. Alla domanda se la scuola sia al primo posto delle criticità per la diffusione del virus, conferma “Ce lo dicono i numeri, ma non è l’unico luogo di aggregazione pericoloso”.
Secondo Palù “adolescenti di medie e superiori sono la categoria meno immunizzata e la più esposta. Nell’ultima settimana di agosto il più alto tasso di casi (75%) e ricoveri (90%) riguarda i non vaccinati tra 12 e 39 anni”.
Nodo cruciale saranno i trasporti “Sì, specie nelle aree metropolitane gli osservati speciali sono i mezzi di trasporto affollati di studenti nelle ore che precedono l’inizio delle lezioni – evidenzia -. Si sapeva, eppure non si è provveduto ad aumentare veicoli e corse né ad applicare la turnazione didattica per sfoltire gli assembramenti”.
Per ridurre i rischi Palù consiglia “Controllori nei mezzi pubblici per verificare il rispetto delle misure di sicurezza. Oltre alla figura di un controllore si dovrebbero aggiungere sanificazioni e verifiche sui sistemi di trattamento dell’aria. Indossare le mascherine, sempre” e per le scuole “nelle aule si dovrebbe garantire un efficace ricambio d’aria. Ideali sarebbero filtri idonei”