Il M5s è rimasto scioccato dalle parole del ministro Cingolani che ha parlato di “ambientalisti radical chic” e sulla possibilità di considerare le nuove tecnologie del nucleare. La presa di posizione, esternata nel corso della scuola di formazione di Italia Viva, ha suscitato la reazione di Giuseppe Conte, che incontrerà il titolare del dicastero tanto voluto dai pentastellati.
“Ho in programma un incontro per il 14 settembre con il ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani, per un chiarimento sui progetti e le politiche per l’ambiente e la transizione ecologica, anche alla luce delle recenti dichiarazioni pronunciate a un evento organizzato da Italia viva”, ha detto l’ex premier. Matteo Renzi, dal canto suo, si è schierato a favore di Cingolani: “Bene l’incontro, speriamo il ministro porti le slide così Conte impara”, ha ironizzato.
Cingolani, all’evento di Iv, ha affermato che era “folle” non considerare le “nuove tecnologie del nucleare”. “Si stanno affacciando tecnologie di quarta generazione, senza uranio arricchito e acqua pesante – ha detto il ministro – Ci sono Paesi che stanno investendo su questa tecnologia, non è matura, ma è prossima a essere matura. Se a un certo momento si verifica che i chili di rifiuto radioattivo sono pochissimi, la sicurezza elevata e il costo basso è da folli non considerare questa tecnologia”. Poi l’accusa ad alcuni ambientalisti: “Il mondo è pieno di ambientalisti radical chic – aveva detto – ed è pieno di ambientalisti oltranzisti, ideologici: loro sono peggio della catastrofe climatica verso la quale andiamo sparati, se non facciamo qualcosa di sensato. Sono parte del problema, spero che rimaniate aperti a un confronto non ideologico, che guardiate i numeri. Se non guardate i numeri rischiate di farvi male come mai successo in precedenza”.
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