di Antonello Sette
Senatrice Fattori, ha visto il pasticciaccio brutto di Primavalle, dove il neo leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte non ha presentato un proprio candidato alle elezioni suppletive per un collegio lasciato libero dalla propria deputata Emanuela Del Re, dimissionaria perché nominata Rappresentante Speciale dell’Unione Europea per il Sahel. La deputata uscente lascia in eredità il 34 per cento dei consensi. Da un terzo degli elettori a zero. La rinuncia contiana a un candidato proprio sarebbe, a suo dire, dettata dalla paura di favorire l’elezione del candidato indipendente Luca Palamara, già Presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati.
A me sembra che il danno più evidente sia quello indirettamente arrecato a Virginia Raggi, sacrificata all’alleanza dei Cinquestelle con il Pd di Letta e Gualtieri. Via libera, quindi, e appoggio condizionato al segretario romano del
Pd Andrea Casu…
“La cosa non mi stupisce, spiega l’ex senatrice pentastellata rispondendo a SprayNews, perché Virginia Raggi è una candidata Sindaca al di fuori dello schema del nuovo Movimento Cinque Stelle, presieduto da Conte, che non ha nulla a che vedere con Il
M5s che si presentò alle elezioni nel 2018″.
Non le sembra incredibile che il M5s lasci per strada il 34 per cento dei consensi per cento solo per non fare vincere Palamara, andando, per questo dichiarato scopo, contro la propria candidata Sindaca?
“Quel partito non esiste più da tempo. E’ inutile che parliamo di Movimento 5 Stelle, riferendoci agli scampoli di quello che è stato un movimento popolare. Non esiste nella candidatura di Virginia Raggi, che ha optato per una scelta e un approccio del tutto personali. Non esiste neppure più nelle mani di Giuseppe Conte, che ha fondato un nuovo partito, utilizzando il brand e la bandiera Cinquestelle solo per attirare qualche nostalgico”.
E’, quindi, normale che Conte non esiti a scaricare Virginia Raggi. Meglio eleggere Andrea Casu alle suppletive piuttosto che mantenere la Raggi al vertice del Campidoglio?
“Conte non avrebbe voluto la candidatura di Virginia Raggi. C’è stato un pressing per evitarla. La Raggi candidata rischia di far traballare il suo piano di una grande alleanza con il Pd perché si presenta contro il loro candidato Roberto Gualtieri. La candidatura della Sindaca uscente era, ed è, destabilizzante per Conte, ma non sono riusciti a farla ritirare”.
Detto tutto questo, il danno che subisce Virginia Raggi dalla mancanza di un candidato 5 Stelle e dall’appoggio a quello del Pd nelle elezioni suppletive di Primavalle è innegabile…
“Giuseppe Conte, se avesse potuto sostenere Gualtieri, lo avrebbe fatto ben volentieri. Non lo può fare solo perché rischierebbe di destabilizzare ulteriormente il Movimento. Sono certa che, se Virginia Raggi si fosse ritirata, Conte sarebbe stato felicissimo. Non è in nessun modo un sostenitore di Virginia Raggi. Quindi, lo ripeto, quello che è accaduto a Primavalle proprio non mi stupisce. Era nelle, nuove, cose”.
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