Premesso che il negazionismo antisemita non è un’opinione, ma un reato, la difesa di Michetti per i post della candidata consigliera Francesca Benevento contro Speranza, sembra essere tenue e forzata.
Non poteva accorgersi prima di avere in lista una no-vax convinta?
La ex grillina, che ore corre con il candidato sindaco di destra, non è nuova fornire teorie strampalate sui vaccini, con insulti tipici dei complottisti.
Negli ultimi mesi la sua pagina Facebook, seguita da oltre 5mila persone, è un florilegio di accuse no-vax.
Per la consigliera municipale, il vaccino e gli anticorpi monoclonali sono un “geniale piano diabolico per mantenere saldi i clienti per il futuro”.
Ma non solo, la strategia dietro la pandemia di Covid-19 è quella di sterminare la popolazione: “Siamo troppi sul pianeta”.
Quindi: “Decimare la popolazione per sottometterci meglio con vaccino dotato di microchip per identità digitale e controllarci telematicamente con il 5G”.
L’ultima accusa è quella che probabilmente la farà allontanare dalla candidatura: Roberto Speranza è definito un “ebreo che risponde agli ordine dei suoi padroni, di origine ebraica, quelli che hanno creato la dittatura sanitaria in Israele, e ora vogliono fare lo stesso qui“.
Dopo l’invito ad agire di Carlo Calenda, il candidato sindaco Michetti si è appunto difeso sulla propria pagina Twitter.
“Le opinioni espresse in passato sui social da Francesca Benevento su Speranza, di cui non ero a conoscenza, non rappresentano il mio pensiero, lo spirito della lista che porta il mio nome e le idee dei partiti di coalizione.
Mi dissocio da ogni parola e agirò di conseguenza”. Lo scrive sui social Enrico Michetti, candidato sindaco del centrodestra a Roma, in merito alle affermazioni della candidata nella sua lista.
I commenti sotto al suo post criticano il tempismo di questa decisione: “Ora vi scusate? E menomale che faceva parte della sua lista personale..”, si legge.
“Se questo è il frutto della selezione (?) dei candidati consiglieri non oso pensare agli assessori!”, sempre in un altro commento.
Che dire, se non quanto il livello di proposta politica sia caduto così in basso.
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