Cingolani incontra Draghi: "Rivedremo il metodo di calcolo delle bollette"
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Cingolani incontra Draghi: "Rivedremo il metodo di calcolo delle bollette"

Il ministro della Transizione ecologica: pronto uno stanziamento di circa 3 miliardi per lo stop agli oneri di sistema e un pacchetto aggiuntivo di misure.

Il ministro Cingolani
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16 Settembre 2021 - 10.06


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Saranno rivisti i costi delle bollette dopo che la notizia di una possibile crescita dei costi sveva già creato un po’ di malumori.
È in corso dalle nove un vertice a palazzo Chigi tra il presidente del Consiglio Mario Draghi, il ministro dell’Economia Daniele Franco e il titolare della Transizione ecologica Roberto Cingolani.

Al centro della riunione l’intervento che il Governo sta preparando per mitigare gli aumenti delle bollette di luce e gas che scatteranno dal prossimo ottobre.

Allo studio un decreto che potrebbe arrivare sul tavolo del Consiglio dei ministri convocato nel pomeriggio.

Mercoledì sera fonti dell’esecutivo parlavano di uno schema quasi pronto: uno stanziamento di circa 3 miliardi per lo stop agli oneri di sistema e un pacchetto aggiuntivo di misure.

Il primo intervento ricalca quello già adottato dal Governo a luglio, quando furono stanziati 1,2 miliardi, presi dai ricavi delle aste del mercato europeo per i permessi di emissione di CO2, per ridurre gli oneri generali di sistema sulle bollette del trimestre estivo. 

Fuori dal nuovo provvedimento, invece, l’intervento spinto dalla Lega e dai 5 stelle e cioè un taglio dell’Iva che grava per il 10% sulle bollette delle utenze domestiche e per il 22% su quelle non domestiche.

Nella tarda serata di ieri altre fonti hanno spiegato che erano in corso alcune verifiche sulle norme: da qui la necessità della riunione in corso tra il premier e i due ministri.

Le parole del ministro – Per affrontare e mitigare l’aumento annunciato delle bollette di luce e gas “c’è da mitigare innanzitutto il trimestre” perché “sappiamo che l’aumento è importante” e “avviene in tutta Europa”.

A dirlo il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani.

Però “ogni paese ha la sua ricetta”, prosegue il ministro e “in queste ore stiamo rivedendo il metodo di calcolo, ci stiamo lavorando. C’è da ragionare su come viene costruita, calcolata, la bolletta”.

Sempre sul caro bollette, Cingolani aggiunge: “C’è da mettere in piedi un intervento strutturale perché per quanto sembri si stiano saturando questi aumenti di costi, sono costi che rimarranno in bolletta”.

Sul tema del nucleare, dopo le ultime polemiche, il ministro commenta: “Non ho cambiato nessuna idea, ci mancherebbe altro, le cose stanno esattamente nei termini in cui le ho dette e tali rimangono”.

Il punto è che “noi dobbiamo continuare a guardare a tutte le tecnologie possibili per il futuro, perché il problema del cambiamento climatico c’è e rimarrà per un secolo”, quindi “almeno guardiamo cosa fanno gli altri che tanto è gratis perché stanno investendo loro, e basta”. 

Cingolani spiega: “Io ho raccontato a 400 studenti di una scuola, grandi, che in questo momento ci sono quattro paesi che stanno studiando delle sorgenti di energia alternative che si chiamano reattori di quarta generazione. Ho detto che non sono maturi, ho detto che forse nel prossimo decennio capiremo se sono convenienti, sicuri e se hanno dei requisiti interessanti, e qualora questo fosse verificato sarebbe importante capire se possono essere utilizzati”.

Ciò detto, aggiunge, ”è ovvio che oggi noi non potremmo fare nulla di nucleare, perché abbiamo un referendum che dice no alle vecchie tecnologie e quelle nuove ora non ci sono, non si possono comprare e installare”.

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