Se deve parlare male di qualcuno i principali bersagli sono D’Alema e Conte, contro i quali c’è qualcosa di personale. A seguire (a distanza) Salvini e Meloni. Ma mai Berlusconi nei confronti del quale si fa fatica a trovare una dichiarazione critica.
“Incredibile la perizia psichiatrica a Berlusconi: giusto verificare se è malato o meno ma chiedere una perizia del genere assume i contorni di una inutile, sguaiata provocazione. Non si fa altro che confermare che in questi anni c’è stata una persecuzione: non potrei definire altrimenti la perizia psichiatrica per un signore di 85 anni. Giusto che Berlusconi presenti ricorso, e alla sinistra dico: arriverà il momento di dare un giudizio politico sulla sua vicenda senza cercare di combatterlo per via giudiziaria”. Così Matteo Renzi presentando a Siena “Controcorrente”.
“Non vedo Berlusconi dal gennaio 2015 e non ho mai parlato con lui di Quirinale, di vicende giudiziarie sì, di altro no. Ricordo che Berlusconi non ha mai votato la fiducia al un mio governo e che io sono orgoglioso di aver eletto Sergio Mattarella, quando si ruppe il dialogo iniziato con il noto patto del Nazareno”, conclude.
Argomenti: giuseppe conte matteo renzi silvio berlusconi