Il candidato Pd-M5s di Nardò aggredito da un gruppo neofascista durante un comizio in piazza
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Il candidato Pd-M5s di Nardò aggredito da un gruppo neofascista durante un comizio in piazza

Tiziano De Pirro ha riportato la frattura della mano e in attesa di valutazione dell’otorino per il violento pugno ricevuto.

Il pubblico al comizio di Nardò
Il pubblico al comizio di Nardò
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2 Ottobre 2021 - 16.22


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La violenza, che sia fisica o verbale,  è l’unico linguaggio in grado di accomunare quella parte politica.

Un candidato del M5S al Consiglio comunale di Nardò, in provincia di Lecce, sarebbe stato aggredito ieri sera durante un comizio elettorale in piazza Salandra e avrebbe riportato una frattura alla mano.

A riferire l’episodio è il vicepresidente del Consiglio regionale pugliese, Cristian Casili, consigliere regionale del M5S, presente al comizio.

“Una bellissima serata – spiega Casili che ha anche fatto un post su Facebook – è stata macchiata dall’intollerabile, raccapricciante violenza fisica subita da un nostro candidato del M5S Tiziano De Pirro, che è stato brutalmente aggredito in mezzo alla piazza. Frattura della mano e in attesa di valutazione dell’otorino per il violento pugno ricevuto. A Tiziano mandiamo un forte abbraccio”. Versione che Casili conferma all’agenzia di stampa Ansa aggiungendo che De Pirro ha presentato “regolare denuncia”.

Sempre secondo quanto riferisce Casili, al termine del suo comizio il sindaco uscente Pippi Mellone, candidato di area di centrodestra, avrebbe incitato i presenti in piazza ad andare via perché subito dopo sarebbe salito sul palco il candidato sindaco sostenuto da M5S e Pd, Carlo Falangone, assieme ai candidati al consiglio comunale. “Ha urlato – sostiene Casili – di abbandonare la piazza per evitare ’brutti incontri con chi ha rappresentato il male in questa città, cioè noi”. A quel punto gli animi si sarebbero riscaldati e ci sarebbe stata l’aggressione.

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“La partecipazione politica è il momento più alto della democrazia purché sia esercitata secondo i valori della nostra Costituzione. Invece, sempre più spesso assistiamo a episodi di grave violenza come quello accaduto ieri a Nardò ai danni del nostro candidato Tiziano De Pirro”, è quanto si legge in una nota della deputata del MoVimento 5 Stelle Maria Soave Alemanno. “De Pirro è stato aggredito in piazza poco prima dell’evento di chiusura della campagna ed è stato portato in pronto soccorso a causa delle lesioni riportate. La politica, la competizione sana passa dal rispetto dell’avversario. Significa mettersi al servizio dello Stato e dei cittadini, di tutta la comunità. Quanto accaduto ieri è di una gravità inaudita e va condannato da tutti senza se e senza ma”, conclude Alemanno.

Il deputato M5s, Francesco D’Uva commenta: “L’aggressione a Carlo Falangone,
candidato sindaco a Nardò, da parte di un estremista di destra è un atto grave e preoccupante. Questi vili gesti sono emblema di una deriva che mette a rischio la democrazia e la partecipazione alla vita pubblica e politica del nostro Paese. Durante lo stesso comizio due candidati consiglieri hanno ricevuto insulti sessisti e omofobi. È necessario mantenere alta l’attenzione. Al nostro candidato e a tutta la coalizione vanno la mia vicinanza e la mia solidarietà”.

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Sulla vicenda interviene anche il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio: “Esprimo la mia solidarietà a Tiziano De Pirro, candidato M5S al consiglio comunale di Nardò per la vile aggressione subita in occasione del comizio di chiusura della campagna elettorale. La violenza, in tutte le sue manifestazioni, è sempre da condannare con fermezza e tutte le forze politiche dovrebbero prendere le distanze da questo gesto. In bocca al lupo a Tiziano per la sua convalescenza”.

“Aggressione causata da motivi personali, la politica non c’entra”. Il sindaco uscente Mellone, commenta così l’aggressione. “Le ragioni dello scontro tra due signori in piazza Salandra – dice Mellone – sono di natura esclusivamente calcistica. Una contrapposizione personale nata non certo ieri sera e comunque in contesti lontanissimi dalla politica. Non c’entra la politica, quindi, non c’entrano le candidature, non c’entrano le elezioni. Sicuramente questi signori potevano regolare le proprie questioni altrove e in modo infinitamente più civile. Da parte mia auguro alla persona aggredita una pronta guarigione”.

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“Detto ciò – aggiunge – è stomachevole che i soliti sciacalli provino a strumentalizzare perfino queste circostanze. Siamo stanchi di veder utilizzato ogni pretesto per cercare di avere un tornaconto politico. Un atteggiamento da avvoltoi e una retorica di cui si devono vergognare”.

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