In Italia i fascisti hanno tolto la libertà e i comunisti portato la democrazia: Meloni studi prima di parlare
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In Italia i fascisti hanno tolto la libertà e i comunisti portato la democrazia: Meloni studi prima di parlare

La capa di Fratelli d'Italia cerca ancora una volta di mettere sullo stesso piano due vicende che nel nostro paese non sono equiparabili. La Costituzione italiana è firmata anche dal comunista Umberto Terracini

Giorgia Meloni, Corrado Formigli
Giorgia Meloni, Corrado Formigli
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8 Ottobre 2021 - 11.40


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Il fascismo è stato un fenomeno storico bel delineato: ossia un regime dittatoriale e assassino messo in piedi da Benito Mussolini con modalità da operetta, le camicie nere, i raduni fascisti del sanato, i balilla, gli avanguardisti, i gerarchi e tutte quelle buffonate che al popolo italiano sono costati venti anni di privazione della libertà, ai lavoratori sono stati negati i diritti sindacali, sciopero vietato, oppositori uccisi o imprigionati o mandati al confino e poi le leggi razziali che hanno decretato l’emarginazione e la morte di gran parte della comunità ebraica italiana, l’alleanza con i nazisti di Hitler e la tragedia della guerra costata decine e decine di migliaia di morti tra militari e civili e la distruzione morale e materiale del paese.

Il tutto ‘condito’ da una politica coloniale barbara durante la quale il fascismo si è reso responsabile di eccidi e crimini di guerra.

Poi c’è il comunista italiano che ha espresso un grande pensatore come Gramsci e che è stato parte integrante del Comitato di Liberazione nazionale, ossia delle forze democratiche che hanno combattuto contro la dittatura fascista e l’occupazione nazista.
E poi dopo la dittatura è arrivata la Costituzione repubblicana e democratica (e antifascista) formata dal capo dello stato provvisorio Enrico De Nicola, dal presidente del Consiglio Alcide De Gasperi e dal presidente della Costituente, Umberto Terracini.

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In Italia i fascisti hanno tolto la libertà e i comunisti sono stati tra gli artefici della democrazia.
Ignorare questo significa ignorare l’abc della storia del Novecento.

Ma l’ex missina adoratrice di Almirante (quello che diede un tragico contributo alla diffusione dell’antisemitismo che portò alle leggi razziali, ndr) tutto questo lo ignora o finge di ignorare.

Tant’è che come al solito ha cercato di paragonare cose imparagonabili.

“Fidanza? E’ stato sospeso solo per il fatto di frequentare quella gente. Come ho detto a ‘Dritto e rovescio’ su Retequattro, non c’è nessuno spazio in fratelli d’Italia per nostalgie del fascismo, razzismo, antisemitismo, folklore e imbecillità. E non c’è in queste dichiarazioni niente di nuovo rispetto al passato. Formigli non lo sa perché la verità non pare interessargli”.

 Lo dice Giorgia Meloni  replicando alle parole del giornalista Corrado Formigli, che nella puntata di ieri sera di ‘Piazza Pulita’, su La7, ha accusato la presidente di Fratelli d’Italia di non aver detto “di essere schifata dai saluti fascisti e dalle proposte discutibili di finanziamenti ‘black'” mostrati nell’inchiesta di Fanpage sull’estrema destra a Milano, in cui è finito anche l’ex capo-delegazione in Ue di Fdi, Carlo Fidanza.

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“L’imbarazzo con il quale Formigli ha replicato a chi gli chiedeva perché non tirasse anche fuori il tema della condanna nel comunismo con gli esponenti della sinistra dimostra quanto sia sincero nella condanna delle ideologie totalitarie del XX secolo. Persone così ideologizzate lezioni di morale non hanno da farne”. Meloni non ci sta ad essere definita arrogante per aver chiesto il girato integrale dell’inchiesta della testata online, quelle 100 ore che Fanpage dice di aver registrato: “Io ho chiesto il girato con garbo, loro non me lo hanno dato. Questi sono fatti”, dice la leader di Fdi”.

“Io sono giornalista – ricorda Meloni – e non ho mai letto da nessuna parte che l’autonomia del giornalista comporti poter distruggere le persone senza mostrarne interamente le prove. Per il resto ho chiesto a loro, di Piazza Pulita, di aiutarmi a fare chiarezza fino in fondo e loro si sono rifiutati. Perché? E comunque il lavoro non è stato fatto da Piazza Pulita che ha mandato in onda il lavoro fatto da altri: ha controllato? E poi curiosamente anche le mie risposte sull’intervista della giornalista mandate in onda ieri sera sono state arbitrariamente tagliate e montate”

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La sostanza, al di là del vittimismo, non cambia: in Italia il fascismo e il comunismo non possono essere messi sullo stesso piano, visto che i primi hanno tolto la libertà i secondi l’hanno riportata e difesa negli anni del terrorismo.
Mussolini è stato un criminale dittatore, Berlinguer una persona perbene, sincero democratico e difensore della libertà. 

Giorgia Meloni studi la storia.

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