Come al solito una volta fatta la frittata il compito di rivoltarla è arduo. E lo sprovveduto Michetti ha cercato di difendersi eludendo la tesi che ha fatto infuriare tutti: ossia che dietro il popolo ebraico (e il ricordo della Shoah) ci siano lobby e banche di grado di condizionare il mondo.
Una delle tesi alla base dell’antisemitismo nazista.
Ma Michetti fa finta di non accorgesene. E per difendere ha detto che “la Shoah è stata unica nella sua disumanità contro uomini e donne che non avevano nessuna colpa, il punto più basso della storia. Ci vuole la massima vigilanza e unità di tutti contro ogni forma di antisemitismo affinché quello che è accaduto non si ripeta mai più, nemmeno sotto altre vesti. Ricordare altre tragedie della storia non aggiunge o toglie nulla all’Olocausto che rappresenta un unicum che ci deve aiutare a riflettere ed agire contro ogni forma di razzismo e discriminazione. Bisogna puntare sull’educazione alla memoria”.
Argomenti: Shoah