Sarebbe tutto molto più semplice se assieme ai suoi colleghi di destra si dichiarasse in un solo secondo apertamente antifascista, e invece no, pronunciare quella parola sembra un sacrilegio.
Matteo Salvini sbotta a Trieste con i giornalisti e abbandona il punto stampa.
Casus belli l’ennesima domanda, un fuoco di fila di tv e cronisti, rivolta a Giorgia Meloni, sul rischio fascismo in Italia, dopo i fatti di sabato a Roma, con l’assalto alla sede nazionale della Cgil.
“E basta, ancora a parlare di fascismo, complimenti ai giornalisti italiani… bello parlare di Trieste…”, dice il leader della Lega, alle spalle di Meloni, poi fa un segno al suo staff e lascia la piazza. Mentre anche il candidato sindaco di Trieste, l’uscente Roberto Dipiazza annuisce.
Finito di rispondere ai giornalisti, la leader di Fdi si volta e qualcuno le dice che Salvini se n’è andato: “Ha ragione”, dice lasciando a sua volta il punto stampa.
Argomenti: matteo salvini