Meloni: "Il 25 aprile celebra la liberazione dell'Italia dal nazifascismo" (poi una serie di distinguo)
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Meloni: "Il 25 aprile celebra la liberazione dell'Italia dal nazifascismo" (poi una serie di distinguo)

La presidente di Fratelli d`Italia prima dice una cosa ovvia e poi parte con la solita catena di lamentele, che dimostrano una sincerità relativa

Giorgia Meloni
Giorgia Meloni
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26 Ottobre 2021 - 16.38


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Che sia sincera non è sicuro. Perché invece di inchinarsi ai veri patrioti che hanno aiutato a liberare l’Italia dalla dittatura ha scelto la solita strada a metà, ossia dire una cosa e subito dopo lanciare accuse.

 “Il 25 aprile celebra la liberazione dell`Italia dal nazifascismo”. Lo dice per la prima volta in maniera così netta Giorgia Meloni nel libro di Bruno Vespa “Perché Mussolini rovinò l’Italia (e come Draghi la sta risanando)” in uscita il 4 novembre da Mondadori Rai Libri.

“Ma – aggiunge la presidente di Fratelli d`Italia – il 25 aprile è sempre stato usato come celebrazione discriminatoria, la festa di alcuni. Al punto che più d’una volta la Brigata ebraica è stata costretta ad andarsene per le contestazioni. Ricorda il 25 aprile del 2006 quando Letizia Moratti, candidato sindaco di Milano per il centrodestra, fu costretto da fischi e insulti ad abbandonare il corteo mentre spingeva la carrozzella con il padre deportato a Dachau dai nazisti e premiato da Ciampi con la medaglia della Resistenza? E Berlusconi? E Le procure non sono forse partite contro Silvio dopo il memorabile discorso pronunciato il 25 aprile 2009 a Onna, città martire della violenza nazista e del terremoto. Ricorda i fischi agli oratori non comunisti nei discorsi alla fine dei cortei? La verità è che nella storia di Fratelli d`Italia non c’è un solo ammiccamento al fascismo”.

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“Se vedo qualche ragazzo nostalgico che scimmiotta gestualità del fascismo mi viene da ridere, o peggio da piangere, perché oltretutto non si accorgono che fanno il gioco dei nostri avversari – ribadisce Meloni -. L’antifascismo di maniera è diventato una grande arma di distrazione di massa. La destra è forte? A colpi di antifascismo la manderemo a casa….”.
Come si vede queste parole sono chiare sul fatto che il suo cuore sta da un’altra parte.
Sul fatto che in Fratelli d’Italia non c’è un solo ammiccamento al fascismo c’è molto da discutere. Vada al congresso del partito e dica che Mussolini fu un dittatore criminale, senza se e senza ma.

Quanto a Berlusconi è stato quello che ha detto più volte che il fascismo ha fatto anche cose buone e che aveva proposto di cambiare il nome al 25 aprile che da festa della Liberazione doveva diventare festa della libertà.
Ossia snaturando.

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